mercoledì 3 giugno 2015

All'amore invisibile

All'invisibile amore


Quel che penso
a poco conta
la mia anima infelice
non appartiene a quel mondo

dove vige la legge
del dare per avere
pretendendo di avere
per aver dato,

essa
si sdraia felice
al sole della tolleranza
annichilendo a poco a poco

come una candela,
una candela
in una stanza illuminata a giorno
e quindi poco necessaria,

quel che sento tu lo sai
è nell'invisibilità
che scopro il tuo amore,
nel contingente  resto solo

in compagnia  di
sgomento e gran dolore,
effimero è il tuo sguardo
senza immagine,

io lo so che tu ci sei
e tu lo sai che io ci sono,
divisi e amanti
desiderosi e infelicemente appassionati,

la natura ci ha posto
un certo limite
io e te non ci raggiungeremo mai.

L' unica consolazione
è che so che ci sei e ci sarai
nonostante tutto non aspiro a raggiungerti
perchè ti perderei.

giuseppeciaravolo

venerdì 15 maggio 2015

Apostasia

Questo immane mondo immondo
è un palcoscenico serio
canti solitari s'accordano
alla medesima nota dell'oblio.

l'amore
con le sue metafore
è solo un altro canto
ingannatore,

nulla dura
nemmeno l'illusione,
la vita è un gioco a dadi
che la morte tiene in pugno.



giuseppeciaravolo

martedì 5 maggio 2015

Il filo di Sophia non è come quello di Arianna

Paradigma

Non so dove, come,
quando e perchè
questo mio modo di veder le cose
a modo mio,
abbia preso forma
non lasciando impronta,
anelando a scoprir il gioco della vita
ogni giorno, nei panni dell'ignoto,



giuseppeciaravolo

Sfratto

Lascio questo luogo caro
senza alcun rimpianto
la paura dell'ignoto 
è quella del domani,
le mie ossa stanche
seguono il mio viaggio itinerante,
non più passioni per luoghi nuovi
nè voglia di scoprire,
la mia anima s'appoggia un poco
su qualche immagine
che è fuori da ogni luogo
per esser soffocata da sgomento,
da un luogo si esce
per accedere in un altro
senza aver compreso fino in fondo
che la vera casa
è il proprio portamento.


giuseppeciaravolo

sabato 2 maggio 2015

Il mio tempo

Tic...tac...toc
tuc...tec...oh
questa strana mania
di contare non ci lascia scampo

la natura è matrigna
non ci regala nulla
anzi ci toglie ogni giorno
qualcosa che s'aggiunge al nulla,

lo scorrere è relativo
come l'amare o essere amati
la fascinazione ci costringe
a pensare che tutto non finirà mai,

forse è vero in parte
e forse è tutto falso
vivere e morire
son solo attimi

meglio giacere in compagnia
che cercar invano
una salvezza che non ha avvenire,
dare per avere

è come anticipare
la propria posizione
rispetto alla secca morte
nulla si può avere veramente

e nulla si può dare
si subisce il ricatto di natura
a ciascuno i propri acciacchi,
le proprie fortune, i propri fallimenti,

intanto il tempo scorre
un altro giro di clessidra
come in una gara a tempo
in isolamento sembra quasi fermo

non c'è scampo
e non c'è scopo
siamo costretti a camminare
per fermarci poco dopo.


ciaravologiuseppe