Sarà capitato anche a voi
avere un incontro ad una festa
quando la gente è distratta
e si può finalmente far ciò che si vuole,
ero intento a versarmi
un copioso calice di bourbon
quando vedo uscir dalla penombra
una bella figura di donna,
la guardo e le sorrido,
lei s'avvicina
prende il mio calice
e manda giù in un sorso
a cui segue«Limoniamo?»
Annuisco senza dire nulla
intanto mi verso da bere per la seconda volta
questa volta il calice è mio.
un'aria strana
s'impadronisce delle mie narici
un lezzo violento e virulento
penetra nelle parti più nascoste del mio olfatto,
mando giù di botto
quella bevanda acida
e m'accingo al mio dovere
quando m'accorgo l'origine del male oscuro,
costei molto carina
soffriva d'alitosi
povere le mie narici
la lingua s'apprestava ad abdicare
nelle profondità della laringe,
ormai era tardi per ripiegare
un tuffo nell'immensità del tanfo
nel contempo le mie mani
trovavano riparo
la dove non batte il sole,
un vortice di sensi inspiegabile
accompagnato da quel tremendo tanfo
diventato familiare
per ragione di necessità di fatto,
l'amplesso durò parecchio tempo
e ad ogni bacio richiesto
mandavo giù un altro calice pieno
come un condannato a morte
a cui non si nega nè il cordiale
e nè la sigaretta.
ad ogni bacio maledetto
ricambiavo con le mani e tutto il resto.
Fortunatamente fu solo un'avventura
anche se l'amore è cieco
l'olfatto ha le sue ragioni per inorridire,
quel tanfo mi rimase in testa per parecchio
quando m'avvicino ad un bidone
sembra che profumi
come un fiore.
Giùciaravolo
domenica 25 ottobre 2015
mercoledì 21 ottobre 2015
Brezza amara
Quest'anno la tramontana
è arrivata giù
da una direzione insolita
profumando l'aria d'incenso e alloro,
dopo la domenica
viene quasi sempre il lunedì
così l'immaginava
l'amico andato,
un soffio di leggera allegria
stemprava il freddo pungente,
nella propria solitudine
ciascuno fa i suoi conti
l'oste finge d'essere assente
perché vuole presentarti il conto
solo a fine atto
quando cala il sipario,
quando tutti vanno a casa
certi di risorgere il giorno dopo,
per raccontarsi ancora cose
che si perdono nella memoria,
il repertorio è sempre uguale
una smorfia di sorriso
per nascondere le lacrime,
una battuta ad effetto per svelare qualche cosa,
ciascuno nel suo letto
ritorna nel proprio stato d'incoscienza,
forse questa è l'unica certezza,
o forse no,
di questo senso unico alternato della vita
c'è solo d'aspettarsi la calata di sipario
per dire addio agli amici
per avviarsi verso il crematorio,
le insidie ed i pettegolezzi
vengono cremati insieme al feretro
i compassionevoli d'occasione
ripetono a memoria le solite patetiche litanie,
disgustose malelingue
schiave del proprio tormento
si fermano per qualche secondo
riprendendo appena dopo con più veemenza,
anche un funerale
è una commedia
in cui il protagonista
può ritenersi effettivamente assente.
l'angelo custode ha abdicato
in favore della morte
forse stanco o troppo impegnato
per rovinar la vita ad un nuovo arrivato,
in questa brezza amara
dal color violetto
si scioglie il volto dei dimenticati in vita,
il gufo e la civetta dormono questa notte.
vogliono scongiurare la paura
di finire come il tale,
abbracciati aspettano il nuovo giorno
nell'attesa che faccia buio presto
per continuare a cacciare come sempre.
Giùciaravolo
è arrivata giù
da una direzione insolita
profumando l'aria d'incenso e alloro,
dopo la domenica
viene quasi sempre il lunedì
così l'immaginava
l'amico andato,
un soffio di leggera allegria
stemprava il freddo pungente,
nella propria solitudine
ciascuno fa i suoi conti
l'oste finge d'essere assente
perché vuole presentarti il conto
solo a fine atto
quando cala il sipario,
quando tutti vanno a casa
certi di risorgere il giorno dopo,
per raccontarsi ancora cose
che si perdono nella memoria,
il repertorio è sempre uguale
una smorfia di sorriso
per nascondere le lacrime,
una battuta ad effetto per svelare qualche cosa,
ciascuno nel suo letto
ritorna nel proprio stato d'incoscienza,
forse questa è l'unica certezza,
o forse no,
di questo senso unico alternato della vita
c'è solo d'aspettarsi la calata di sipario
per dire addio agli amici
per avviarsi verso il crematorio,
le insidie ed i pettegolezzi
vengono cremati insieme al feretro
i compassionevoli d'occasione
ripetono a memoria le solite patetiche litanie,
disgustose malelingue
schiave del proprio tormento
si fermano per qualche secondo
riprendendo appena dopo con più veemenza,
anche un funerale
è una commedia
in cui il protagonista
può ritenersi effettivamente assente.
l'angelo custode ha abdicato
in favore della morte
forse stanco o troppo impegnato
per rovinar la vita ad un nuovo arrivato,
in questa brezza amara
dal color violetto
si scioglie il volto dei dimenticati in vita,
il gufo e la civetta dormono questa notte.
vogliono scongiurare la paura
di finire come il tale,
abbracciati aspettano il nuovo giorno
nell'attesa che faccia buio presto
per continuare a cacciare come sempre.
Giùciaravolo
domenica 18 ottobre 2015
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