martedì 31 dicembre 2013
Perdenti
Squillino le trombe
rullino i tamburi
l'imbecille regna
e il genio muore sotto i muri
sia fatta la volonta'
di quel tal signore
che a genio eterno
diede morte precoce
l'infame fato toglie
ali a chi vola sulla sozzura
intanto tiene saldi i piedi
di chi vive d'impostura
e banche e corporazioni
son fantasmi veri
che generano dolori all'uomo
piu del velen del ragno velenoso
gli indegni dettano cultura
a suon di furti e di delitti
il lusso regna in ogni luogo
piu' del luog comune
intenti e profitti
rassegnano la storia
facendo vittime ovunque
spacciandola per gran vittoria
e Mozart e Tesla
dal genio universale
sfruttati dalle larve della cupidigia
e poi gettati in fosso senza scritta
perdenti in questo mondo
non conobbero mai sconfitta
il genio sopravvive alla sozzura
dell'interesse immondo.
mirabili stratega
fecero patto oscuro
per diriger gregge umano
sotto spietata dittatura
nell'obbedienza cieca
poco ci si trastulla
l'inutile e' divenuto necessario
e il poco quasi nulla
lo stesso dio danar
fu fabbricato ad artem
scambiando vita ,coscienza
cultura e morte con fogli di papiro
stupida e' quella legge
detta di natura
che a sopraffazione
da nome di spirito di conservazione
nessuna cosa e' illesa
al giungere della fine
alberi merci ,amori e spighe
siam destinati tutti al tracollo
inutile svettar lordume in vetta
l'apostasia finge scandalo
legando suo destino
a sandalo di piombo
il gufo ha fatto pace con la pernice
si scambia alluce per uomo
e foglie di lattuga
per chiom di Berenice
il coro dei perdenti
e' assai composto
muore lentamente
con propria voce roca.
giuseppeCiaravolo
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
venerdì 27 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
mercoledì 25 dicembre 2013
Una raccolta di poesie per tutti i luoghi
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sabato 29 giugno 2013
giovedì 20 giugno 2013
lunedì 1 aprile 2013
Il tiglio
Al tentennio dell'ombroso tiglio maestoso
l'anima stanca s'appoggia
e un po' riposa
il vento suggerisce nuove note
e' musica perenne e
invano al fusto toglie
la sua corona indenne
la felicita' e' l'ombra della sorte
rincorrersi eterno di desideri e voglie
una corre un tempo e
l'altra al tempo toglie
cosi l'uomo stesso scioglie
come aria tra le dita
se fossi nato morto
non avrei vissuto invano
come in questa vita
di cui ne sono parte
dei miei avi sono ostaggio e di chi domina dall'alto
l'anima inganna
Giuseppe Ciaravolo
L'inganno
Presto o tardi
all'uomo accade
di sfidar la sorte
e di tirar al dado
come vortice impetuoso
attira sensazion di ogni sorta
ad ogni tiro
nasce nuova l'emozione e
dimentica paura
la matematica ci insegna
che in tutti i casi
mai si guadagna
ma molti a correr dietro
all'anelata sorte
fanno catturar il loro cuore a certo inganno
lunedì 25 marzo 2013
IL PAPA NOVELLO
gioite tutti che bello che bello
Roma ha di nuovo un paparello
lui vien da molto lontano
e gesuita e fa il francescano
nella sua terra fu troppo silente
ai piccoli eroi svaniti nel nulla
poco disse per tanta paura
il regime era sacro
cosi anche la tortura
le mamme a cercare a piazza de mayo
gridarono forte al gran letamaio
che sordo di orecchie e forte nel braccio
chiuse le bocche con gran catenaccio
nessuno ricorda piu le persone
solo le mamme affacciate al balcone
con la foto piu bella del loro cuore
rubato alla vita e all'amore. G.c
ai grillini ingrullati
come un sommo sacerdote
dai capelli grigi e le comodita' note
pontifica dal web a trombe spigate
manifestando la propria insofferenza
alla carta stampata e all'insolenza
di chi non vuol essere attivato come
un giocattolino regolato a tempo e senza storia
e facile parlar
senza contraddittorio e facile giocare
con l'opinione degli altri
si annega nel canal qualsiasi ragion
di sorta alla luce dell'unica opinion
comune che e fu imposta come verita' assoluta
cosi contenti e con i paraocchi
guidati dal gran sommo per vie
spesso contorte state affidando il destin
della ragion a certa morte
in fondo vi compiango
come dice una scrittur
forse veniamo dal fango
e ad esso ritorniam.
grillo a quirinale
gli echi di battaglia portati qua e la
col camper blindato in tutte le citta'
il grillo battagliero come un campanone
a svegliar dal sonno la popolazione
promesse e slogan come nuvole
a nero fumo incantavan molti meno uno
tra la monotonia dei soliti discorsi
imparati a memoria come in una scuola
si facea intendere che era giunta l'ora
ed una volta eletti i cittadini attivi
potevano portar l'anelato cambiamento
e tirar fuori i cattivi dai seggi in parlamento
ma come tutte le burle di cui l'uomo si nutre
al tentativ di togliere ci si viene incluso
e tanta la voglia di chi fuor vuol restare per
per tirare fili e fare come vuole
cosi l'allegro grill col suo commilitone
andranno a braccetto salendo lo scalone
che porta in alto alla consultazione
davanti all'autorita del sommo senatore
faranno quel che si fa in questa occasione
il popolo intanto tra attese code e inganno
attendera' una nuova rivelazione
pur accorgendosi che la cinghia e troppo stretta
per far reggere il pantalone
ma si sa come diceva il dittatore e meglio un giorno da illusi
che cento da spettatori
un altro obbiettivo e raggiunto
cosi all'ombra dei tigli a sant'ilario
si faranno i conti per riempir il salvadanaio.
giovedì 7 marzo 2013
mercoledì 6 marzo 2013
martedì 5 marzo 2013
al popolo l'ennesima illusione
tra trombe urla fischi e bombe
il popolo sperante accorre sempre,
il richiamo e forte e la speranza pure
ecco l'ennesimo brigante di ventura..
ci dice che e il momento e' giusto e assai propizio che l'uva vecchia va battuta
e piano piano ci porta in dittatura...
all'ombra dei giornali di partito
stanno chiusi com'e in convento,cosi e hanno deciso ,
il popolo votante non conta niente
perche con la protesta solamente
si tengon fuori tutti i giudizi della gente
e l'uomo ad obbedir c'e abituato
per questo e molto simile al somaro
dell'ingiustizia vera non gli importa niente
lui col palazzo d'oro e agli altri niente
e col governo in pugno in una mano
si sente gia di essere sovrano.
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