di far letteratura
nessun imperativo
spiana la strada
la logica delle lettere
non segue sempre
quella degli intenti
una forma troppo composta
aliena la vitalità del verso
nessun ispirazione è in fondo vera,
perchè implica
un certo ragionamento,
il genio vero non esiste
perchè nessuno lo comprenderebbe
il comunicare è un patto a tre
lo scrittore, il lettore e la grammatica,
tutto attraverso questo si trasforma,
un verso , un immagine , un emozione
sono diversi per ciascuno
ognuno segue le proprie regole
la verità del senso si trasforma
in intima verità
è così che semi d'aglio,
chicchi di grano
o germogli che s'apprestano a scoppiare
diventano qualcosa di diverso
per ciascuno che l'interpreta
un' illogica proposizione
dagli infiniti sensi,
in questo modo
certi scrittori
diventano schiavi dei lettori
e questi schiavi della grammatica,
il vero genio
è chi stravolge questi ruoli
assecondando al proprio intento
in un' alchimia di toni e fondi
la triade disperata,
il vero nelle lettere è cosa superata
ciò che importa è l'armonia celata,
se le bugie hanno le gambe corte
le verità hanno
maschere a migliaia.
giuseppeciaravolo
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