E' difficile
digerire l'amaro gusto
d'aver fatto torto a qualcuno.
Facile è dimenticar d'averlo fatto,
in fondo, in fondo
non esiste alcun pentimento
una ragione a torto
si trova per qualunque cosa,
l'importante è farla franca
uscire dall'incubo
di un pentimento
che fa acqua da ogni parte,
meglio uscire allo scoperto
ed affermar ciò che per natura si è
il gallo canterà infinite volte
l'attenzione è sempre rivolta allo stesso lido,
pecunia è gran salvezza
garanzia per usufrutto
di qualunque mercanzia
e per ogni gusto,
del prossimo
in fondo non ce ne frega un tubo
l'importante è mantenere
le proprie cose a posto.
il peggior tradimento
è quello che si fa a se stessi
credendo d'essere qualcosa
rimanendo in fondo dei gran fessi,
la fregatura è una lama
che taglia alle spalle
si nasce come sparvieri
per finir da polli,
più feroce è quel taglio
quando il legame è più profondo
non biasimate il poveraccio
che agì solo per gusto
senza alcun tornaconto.
Morte e vita
si fanno torto in ogni attimo
restando uniti in un eterno abbraccio.
giuseppeciaravolo
giovedì 30 luglio 2015
martedì 28 luglio 2015
Per te, per gli amici, per un piacevole regalo
Per te, per gli amici,
per un piacevole regalo
così sarai finalmente convinto
di essere alla pari con Dante,
per un piacevole regalo
così sarai finalmente convinto
di essere alla pari con Dante,
rendiamola così
questa specie di parodia
solo per il gusto di essere
finalmente editi nella fantasia,
questa specie di parodia
solo per il gusto di essere
finalmente editi nella fantasia,
suggelliamo il nostro intimo trionfo
con travi lignee di mogano asciutto
levigato da pecunia
e cucinato lento al forno crematorio,
con travi lignee di mogano asciutto
levigato da pecunia
e cucinato lento al forno crematorio,
credere è un imperativo
credere di essere è superlativo
facciamola battere finalmente
questa gran puttana,
credere di essere è superlativo
facciamola battere finalmente
questa gran puttana,
o sbattiamocela da sola o con pochi amici
la vanità del verso
è aria nuova
che attraversa le narici,
la vanità del verso
è aria nuova
che attraversa le narici,
al posto della coca
meglio un pò di sano egocentrismo
pur se non sappiamo
chi veramente siamo,
meglio un pò di sano egocentrismo
pur se non sappiamo
chi veramente siamo,
presto concorranno in gara
editori molto interessati
perchè del tuo verso da porco
ne faranno apologia di reato,
editori molto interessati
perchè del tuo verso da porco
ne faranno apologia di reato,
maledetta madre lingua
e tutti i suoi suffissi
meglio restar muti per l'eterno
che santificar parole al nulla,
e tutti i suoi suffissi
meglio restar muti per l'eterno
che santificar parole al nulla,
concetti assai perversi
infusi da propfeti d'opinione
hanno reso ancor più stupidi gli asini
facendoli apparire come Anfitrione.
infusi da propfeti d'opinione
hanno reso ancor più stupidi gli asini
facendoli apparire come Anfitrione.
giuseppeciaravolo
Katty
Non le chiesi nulla
e mi rispose
" è troppo complicato
non amo le complicazioni "
sentii un certo vento
come se si sollevasse
da terra una grossa mongolfiera
fiera e mongola allo stesso tempo,
fu così che mi accorsi
che non aveva capito un cazzo,
continuai ancora per un poco
proprio per veder fino a che punto
la mongolfiera sale per sfiorare
il tetto del mondo,
nulla di fatto , attese una mia reazione
ma fui distratto
da questo pindarico volo
senza alcuna ascensione
l'importante lo ripeto da tempo
è precipitare.
giuseppe ciaravolo
e mi rispose
" è troppo complicato
non amo le complicazioni "
sentii un certo vento
come se si sollevasse
da terra una grossa mongolfiera
fiera e mongola allo stesso tempo,
fu così che mi accorsi
che non aveva capito un cazzo,
continuai ancora per un poco
proprio per veder fino a che punto
la mongolfiera sale per sfiorare
il tetto del mondo,
nulla di fatto , attese una mia reazione
ma fui distratto
da questo pindarico volo
senza alcuna ascensione
l'importante lo ripeto da tempo
è precipitare.
giuseppe ciaravolo
lunedì 27 luglio 2015
Grisilio
Appena girai l'angolo
mi accolse immediatamente
quella cappa grigio-argentea
dal retrogusto stomachevole,
era lei, ancora una volta
che mi attendeva come sempre,
inesorabilmente,puntualmente,
inavvertitamente attentando
alla mia finta quiete,
portandomi con sgomento
verso i vortici tormentosi dell'indicibile.
Entrai nel primo bar
ordinai da bere
" uno scotch" chiesi distrattamente
al barista obeso,
l'aroma forte
penetrò le mie narici
tirai giù un lungo sorso
e l'eutanasia precedente
si trasformò in dolore,
intenso , antico, mai compreso
nè mancante di qualcosa
si accordarono per farmi male seriamente
io da parte assistevo
a questa farsa come spettatore
fregandomene altamente
in quanto assente,
come sempre!
giuseppeciaravolo
mi accolse immediatamente
quella cappa grigio-argentea
dal retrogusto stomachevole,
era lei, ancora una volta
che mi attendeva come sempre,
inesorabilmente,puntualmente,
inavvertitamente attentando
alla mia finta quiete,
portandomi con sgomento
verso i vortici tormentosi dell'indicibile.
Entrai nel primo bar
ordinai da bere
" uno scotch" chiesi distrattamente
al barista obeso,
l'aroma forte
penetrò le mie narici
tirai giù un lungo sorso
e l'eutanasia precedente
si trasformò in dolore,
intenso , antico, mai compreso
nè mancante di qualcosa
si accordarono per farmi male seriamente
io da parte assistevo
a questa farsa come spettatore
fregandomene altamente
in quanto assente,
come sempre!
giuseppeciaravolo
domenica 26 luglio 2015
sabato 25 luglio 2015
La poesia
Cosa dire di questa puttana
che mette a nudo tutto
per vestire se stessa,
quando è consolatoria scivola
nel letamaio del luogo comune,
il senso con cui vorrebbe
rappresentare se stessa
è metafora della propria incapacità
di essere fuori dal tutto.
giuseppeciaravolo
che mette a nudo tutto
per vestire se stessa,
quando è consolatoria scivola
nel letamaio del luogo comune,
il senso con cui vorrebbe
rappresentare se stessa
è metafora della propria incapacità
di essere fuori dal tutto.
giuseppeciaravolo
Aforisma 13
Non esiste un autore migliore
di un altro, come non esiste
una differenza tra il detto e il non detto
ciascuno limita il proprio infinito scrivendo.
giuseppeciaravolo
di un altro, come non esiste
una differenza tra il detto e il non detto
ciascuno limita il proprio infinito scrivendo.
giuseppeciaravolo
Aforisma 9
Ero intento a contemplare la natura
in compagnia della mia chitarra,
apparve lei un animale
dalle splendide e turgidi tette,
dimenticai in un istante tutto quell'idillio
per ritrovarmi ancora più solo di prima.
giuseppeciaravolo
in compagnia della mia chitarra,
apparve lei un animale
dalle splendide e turgidi tette,
dimenticai in un istante tutto quell'idillio
per ritrovarmi ancora più solo di prima.
giuseppeciaravolo
Aforisma 8
Non esiste alcuna ragione
per affermare che si esiste,
se esisti
è solo perchè ti sei posto la domanda
senza aver trovato una ragione.
giuseppeciaravolo
per affermare che si esiste,
se esisti
è solo perchè ti sei posto la domanda
senza aver trovato una ragione.
giuseppeciaravolo
Aforisma 7
La coerenza è quel sarcofago vuoto
che serve per mostrare agli altri
incoerentemente solo il lato buono
della propria persona.
giuseppeciaravolo
che serve per mostrare agli altri
incoerentemente solo il lato buono
della propria persona.
giuseppeciaravolo
Aforisma 5
Quando faccio sesso
rimpiango sempre
sia l'attimo prima di farlo
che quello dopo
perchè inesistenti.
giuseppeciaravolo
rimpiango sempre
sia l'attimo prima di farlo
che quello dopo
perchè inesistenti.
giuseppeciaravolo
Aforisma 4
Qualunque autorità
ha il compito di rompere i coglioni
quando vuole, come vuole
e spesso senza alcuna ragione.
giuseppeciaravolo
ha il compito di rompere i coglioni
quando vuole, come vuole
e spesso senza alcuna ragione.
giuseppeciaravolo
Aforisma 3
L'infelicità non è cosi male,
peggio credere di essere felici
illudendosi che duri per sempre.
giuseppeciaravolo
peggio credere di essere felici
illudendosi che duri per sempre.
giuseppeciaravolo
Aforisma 2
Una vera tragedia comica
è vedere l'uomo povero
che vuole essere ricco
e quello ricco
così povero di desideri.
giuseppeciaravolo
è vedere l'uomo povero
che vuole essere ricco
e quello ricco
così povero di desideri.
giuseppeciaravolo
Aforisma 1
Tutti dovremmo avere
il seguente certificato:
"Persona incapace d'intendere
e di volere"
perché
quando intendiamo qualcosa
non è mai ciò che vogliamo
e quando ne abbiamo voglia
non lo intendiamo mai
per quello che è.
giuseppeciaravolo
il seguente certificato:
"Persona incapace d'intendere
e di volere"
perché
quando intendiamo qualcosa
non è mai ciò che vogliamo
e quando ne abbiamo voglia
non lo intendiamo mai
per quello che è.
giuseppeciaravolo
venerdì 24 luglio 2015
A ciascuno il suo mondo
Saturno trama contro Mercurio
e questo per dispetto
infila veloce un dito a Marte
là dove non batte il sole,
la solitudine non è un' arma
e nè uno scudo
ma solo una costatazione
dell'effimero dell'esistenza,
quest' ultima disintegra
se stessa e gli altri
perchè incapace
di scoprire quanto sia poco vera,
cogito ergo sum
ma se cogito, cogito e basta
errore madornale pensar di vivere pensando,
basta!
le regole sono un cumulo di bugie
per far quadrare i conti
e chiudere in definitiva
ogni opzione di rivalsa
finendo in una bara
chiamata il proprio mondo interiore.
io mio,
io tuo,
io suo,
io nostro,
io vostro ,
io loro.
già da solo sono una costellazione
ma dove cavolo sono per davvero?
forse è meglio fingere
di vivere in un proprio mondo
ammuffito dalla pieghe del tempo
e dalla propria convinzione,
meglio saltar nel buio
senza tenere il freno
sperando di rimaner sospeso finalmente,
in quel nulla che mi diede luce e a cui ritorno.
giuseppeciaravolo
e questo per dispetto
infila veloce un dito a Marte
là dove non batte il sole,
la solitudine non è un' arma
e nè uno scudo
ma solo una costatazione
dell'effimero dell'esistenza,
quest' ultima disintegra
se stessa e gli altri
perchè incapace
di scoprire quanto sia poco vera,
cogito ergo sum
ma se cogito, cogito e basta
errore madornale pensar di vivere pensando,
basta!
le regole sono un cumulo di bugie
per far quadrare i conti
e chiudere in definitiva
ogni opzione di rivalsa
finendo in una bara
chiamata il proprio mondo interiore.
io mio,
io tuo,
io suo,
io nostro,
io vostro ,
io loro.
già da solo sono una costellazione
ma dove cavolo sono per davvero?
forse è meglio fingere
di vivere in un proprio mondo
ammuffito dalla pieghe del tempo
e dalla propria convinzione,
meglio saltar nel buio
senza tenere il freno
sperando di rimaner sospeso finalmente,
in quel nulla che mi diede luce e a cui ritorno.
giuseppeciaravolo
sabato 18 luglio 2015
Menino de rua
Venuto al mondo
come un goal
segnato all'ultimo minuto
a partita persa,
tua madre è stata
la palla di molti,
girando vorticosamente
nel campo della vita,
l'ultimo sciacallo di turno
calciò così forte
da consegnarla esamine
nelle braccia della morte,
tu stesso sei venuto al mondo
con la morte in corpo
come noi tutti
fortunati o meno,
i tuoi giochi preferiti
furono lo sputo e il pisciare,
ti divertivi a rovinare i panni candidi
dei pochi fortunati sempre più distratti,
la fame t'insegnò a rubare
e l'omicidio un facile gioco da ragazzi,
finchè un bel giorno di Maggio
quattro coyote della polizia locale,
addestrati per la caccia grossa
ti scelsero come bersaglio
per i loro micidiali aggeggi,
dolcemente t'abbandonasti
come una fresca foglia di sicomoro
rosso zampillava dalle tue ferite
quel vino giovane di vivo
ormai morto,
oscurato per sempre
al coma della vita.
giuseppeciaravolo
come un goal
segnato all'ultimo minuto
a partita persa,
tua madre è stata
la palla di molti,
girando vorticosamente
nel campo della vita,
l'ultimo sciacallo di turno
calciò così forte
da consegnarla esamine
nelle braccia della morte,
tu stesso sei venuto al mondo
con la morte in corpo
come noi tutti
fortunati o meno,
i tuoi giochi preferiti
furono lo sputo e il pisciare,
ti divertivi a rovinare i panni candidi
dei pochi fortunati sempre più distratti,
la fame t'insegnò a rubare
e l'omicidio un facile gioco da ragazzi,
finchè un bel giorno di Maggio
quattro coyote della polizia locale,
addestrati per la caccia grossa
ti scelsero come bersaglio
per i loro micidiali aggeggi,
dolcemente t'abbandonasti
come una fresca foglia di sicomoro
rosso zampillava dalle tue ferite
quel vino giovane di vivo
ormai morto,
oscurato per sempre
al coma della vita.
giuseppeciaravolo
giovedì 16 luglio 2015
Il club dei suicidi
Quest' ennesima alba
così splendende
non fa che aumentare
la mia angoscia,
come una bestemmia
ogni mattina, ogni istante
ogni probabile sensazione
svuota l'inutile aspettattiva,
non scelsi di nascere
ma posso scegliere di morire,
quando voglio, come voglio,
per piacere evitate
le vostre inutili sentenze
rispettate se volete
il mio silenzio religiosamente
come io ho rispettato
le vostre banali opinioni,
questo mondo piatto
diviene ogni giorno
sempre più sciatto,
prendetevela col mio cadavere
che rispettosamente risponderà
ad ogni vostra giustificazione
quello vi lascio,
perchè quello sempre sono stato per voi,
sulle note di
The Man Who Sold The World
lascio questo testamento
il tempo sarà annullato in un istante,
e finalmente ritornerò
a casa
nell'immensità
del nulla.
giuseppeciaravolo
così splendende
non fa che aumentare
la mia angoscia,
come una bestemmia
ogni mattina, ogni istante
ogni probabile sensazione
svuota l'inutile aspettattiva,
non scelsi di nascere
ma posso scegliere di morire,
quando voglio, come voglio,
per piacere evitate
le vostre inutili sentenze
rispettate se volete
il mio silenzio religiosamente
come io ho rispettato
le vostre banali opinioni,
questo mondo piatto
diviene ogni giorno
sempre più sciatto,
prendetevela col mio cadavere
che rispettosamente risponderà
ad ogni vostra giustificazione
quello vi lascio,
perchè quello sempre sono stato per voi,
sulle note di
The Man Who Sold The World
lascio questo testamento
il tempo sarà annullato in un istante,
e finalmente ritornerò
a casa
nell'immensità
del nulla.
giuseppeciaravolo
mercoledì 15 luglio 2015
Lasciati perdere
Non soffermarti troppo
su ciò che accade
e di cui cerchi disperatamente
una spiegazione,
non dar retta
ai consigli verbali
degli accattoni di turno
per loro dire parole
è come attaccare panni.
Che spiegazione mai
può esserci
per un sorriso,un bacio,
un pensiero,una sensazione,
questi corrono così veloci
che fai gran fatica a rammentare
cercando di cucire
con l'unico filo disponibile che hai,
te stesso.
Lasciati perdere
e non temere
quali certezze cerchi e quali dai?
la vita si prende gioco di noi
e quando te ne accorgi
allora sono guai
malinconia e disperazione
sono giocattoli rotti,
nella melanconia
si scende giù per fossi assai profondi
ma chi te lo fa fare?
la disperazione è per chi spera ancora,
io non spero nulla
in questo pasticcio
di sensi e paure ed emozioni
passo oltre facendo il dito lungo alla morte.
lasciati perdere
perchè mai ti sei trovato veramente.
giuseppeciaravolo
su ciò che accade
e di cui cerchi disperatamente
una spiegazione,
non dar retta
ai consigli verbali
degli accattoni di turno
per loro dire parole
è come attaccare panni.
Che spiegazione mai
può esserci
per un sorriso,un bacio,
un pensiero,una sensazione,
questi corrono così veloci
che fai gran fatica a rammentare
cercando di cucire
con l'unico filo disponibile che hai,
te stesso.
Lasciati perdere
e non temere
quali certezze cerchi e quali dai?
la vita si prende gioco di noi
e quando te ne accorgi
allora sono guai
malinconia e disperazione
sono giocattoli rotti,
nella melanconia
si scende giù per fossi assai profondi
ma chi te lo fa fare?
la disperazione è per chi spera ancora,
io non spero nulla
in questo pasticcio
di sensi e paure ed emozioni
passo oltre facendo il dito lungo alla morte.
lasciati perdere
perchè mai ti sei trovato veramente.
giuseppeciaravolo
venerdì 10 luglio 2015
Un titolo non dice nulla
Si vive per morire
e forse si muore per vivere,
l'io è un'immagine proiettata
come tante a cui ci affidiamo,
consapevoli o meno
a poco conta
sempre di pensieri si tratta,
quel tuo sorriso biondo
non mi è sfuggito
sono consapevole del mio fondo
e attraverso quell'immagine
io mi vedo già giocondo,
impossibile ridestar
chi ha scelto d'esser morto,
quest'alcool che scende nel bicchiere
sembra nettare divino,
i mugolii d'amore
sono scene da commedia,
recitate sempre peggio,
godere è imperativo!
Per non perdere il gusto
di questa tremenda farsa,
angoscia e dolore
rimangono i miei amici preferiti,
fare l'amore è come
infilare le dita nella presa,
una buona scossa
che ridesta per qualche istante la monotonia,
perfino in quei momenti
non si smette di pensare,
chi cerca di capire,
chi pensa ancora oltre,
una tremenda gabbia
avvolge ogni volere
un pensiero segue l'altro
nel vortice del nulla,
per un momento vorrei essere il bene
ma subito diviene dolore
non è nel godimendo vera gioia
la parusia è un altro inganno,
nel desiderio e nel dolore
forse godiamo veramente,
non è un mistero capire cosa siamo
basta depensare
per scoprir l'inganno.
giuseppeciaravolo
e forse si muore per vivere,
l'io è un'immagine proiettata
come tante a cui ci affidiamo,
consapevoli o meno
a poco conta
sempre di pensieri si tratta,
quel tuo sorriso biondo
non mi è sfuggito
sono consapevole del mio fondo
e attraverso quell'immagine
io mi vedo già giocondo,
impossibile ridestar
chi ha scelto d'esser morto,
quest'alcool che scende nel bicchiere
sembra nettare divino,
i mugolii d'amore
sono scene da commedia,
recitate sempre peggio,
godere è imperativo!
Per non perdere il gusto
di questa tremenda farsa,
angoscia e dolore
rimangono i miei amici preferiti,
fare l'amore è come
infilare le dita nella presa,
una buona scossa
che ridesta per qualche istante la monotonia,
perfino in quei momenti
non si smette di pensare,
chi cerca di capire,
chi pensa ancora oltre,
una tremenda gabbia
avvolge ogni volere
un pensiero segue l'altro
nel vortice del nulla,
per un momento vorrei essere il bene
ma subito diviene dolore
non è nel godimendo vera gioia
la parusia è un altro inganno,
nel desiderio e nel dolore
forse godiamo veramente,
non è un mistero capire cosa siamo
basta depensare
per scoprir l'inganno.
giuseppeciaravolo
domenica 5 luglio 2015
La grande bruttezza
Se fossi completamente vivo
non scriverei per nulla,
perchè interessato alla vita
se fossi totalmente morto
non potrei scrivere affatto
Scrivere è vivere e morire
oltre i limiti imposti
da materia , spazio e tempo,
un non luogo
dove io e me stesso sono indefinibili
chiunque racatta quello che più
gli conviene per costruirsi
l'ennesimo feticcio da adorare,
credere e adorare servono giusto
per tenere a mollo per brevissimo e fallace tempo le infrangibili paure dell'ignoto,
paure che fan muovere
montagne di paure
finchè soffochi
per qualcosa che non esiste,
questa forza gravitazionale
è proprio grave,
bisogna sbattersene
cercando di volare
sputando sopra tutti questi precetti
che dell'individuo fanno l'uomo
e di virtù i suoi difetti
nessuno può insegnare a nessuno,
perchè vivere e morire
è argomento esclusivo di ciascuno.
Al mare vedo tanti culi nudi
e forme di geometrie non euclidee
la perfezione è una metafora del gusto
a ciascuno il proprio marchio
in forma di tatuaggio
giovani e meno giovani
s'accompagnano tra un vociferare sordo
e un tiro al pallone in acqua
tutto per celare il bisogno naturale
di pisciare facendo finta di nuotare,
una cloaca immensa
dove tutti noi insaccati
dalle viscere variegate
cerchiamo un rinfresco
che vien solo dal nostro interno,
una sozzura condivisa
come tante altre
di questa umanità morente,
meglio andare a largo e pisciar da soli.
giuseppeciaravolo
non scriverei per nulla,
perchè interessato alla vita
se fossi totalmente morto
non potrei scrivere affatto
Scrivere è vivere e morire
oltre i limiti imposti
da materia , spazio e tempo,
un non luogo
dove io e me stesso sono indefinibili
chiunque racatta quello che più
gli conviene per costruirsi
l'ennesimo feticcio da adorare,
credere e adorare servono giusto
per tenere a mollo per brevissimo e fallace tempo le infrangibili paure dell'ignoto,
paure che fan muovere
montagne di paure
finchè soffochi
per qualcosa che non esiste,
questa forza gravitazionale
è proprio grave,
bisogna sbattersene
cercando di volare
sputando sopra tutti questi precetti
che dell'individuo fanno l'uomo
e di virtù i suoi difetti
nessuno può insegnare a nessuno,
perchè vivere e morire
è argomento esclusivo di ciascuno.
Al mare vedo tanti culi nudi
e forme di geometrie non euclidee
la perfezione è una metafora del gusto
a ciascuno il proprio marchio
in forma di tatuaggio
giovani e meno giovani
s'accompagnano tra un vociferare sordo
e un tiro al pallone in acqua
tutto per celare il bisogno naturale
di pisciare facendo finta di nuotare,
una cloaca immensa
dove tutti noi insaccati
dalle viscere variegate
cerchiamo un rinfresco
che vien solo dal nostro interno,
una sozzura condivisa
come tante altre
di questa umanità morente,
meglio andare a largo e pisciar da soli.
giuseppeciaravolo
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