Agogno quel piccolo riflesso
dal color di madreperla
che raramente appare
quando tacita mi inganni,
le mie sensazioni
sono voci stanche
rispetto alle tue
preoccupazioni di ogni giorno,
l'odore dei turchini
permea l'aria tutto intorno,
dal tuo volto una limpida luce
m'invita a fare paradiso,
quante volte l'ho chiesto a chiare note
e quante mi hai sempre dato picche,
io seduto alla garrota
e tu a stringere più forte,
son morto mille e mille volte ancora
sperando nell'apparir di quel riflesso
tuttora non mi pento
invocando il suo ritorno,
al tuo cospetto
qualunque forma è solo impronta,
per questo attendo ancora
eternamente genuflesso.
Giùciaravolo
Nessun commento:
Posta un commento