mi fanno ridere di gusto
lo so che non è vero
e nemmeno giusto,
ma ridere m'aiuta
a non provar disgusto.
L'umana gente all'ombra
delle proprie idee
afferma, giudica e confronta
come se fosse
necessaria quella proprietà
di esprimere il proprio parere,
su tutto e ad ogni costo.
Ciascuno armato
delle proprie membra
fatte di materia acido-gassosa,
da forza al proprio eloquio
e a forza di eloquiare
si perde il contatto
con la propria misera condizione,
stabilendo una linea netta di differenze
tra lui e l'altro
che incalza con opinione sua.
Siamo noi ad avere delle opinioni
o sono queste a possedere noi?
Sono dell'idea che in ogni povero cristo
spinto dalla tremenda paura di non appartenere
alla cerchia dei pensanti,
si farebbe in quattro
per cantargliene due,
una serie di numeri infiniti
per infinite parodie.
Questo cicaleccio s'accompagna
alla monotonia del cinguettìo quotidiano,
la monotonia delle serate
frigge nel torbido olio della retorica,
Qualcuno afferma«Ma di cosa stiamo parlando?»
Come fosse l'intercalare
più in voga del momento.
L'altro «È tutta una questione di sinergia.»
Rispondendo a tono.
In questo modo
essi credono di comunicare
ma realmente ripetono un verso
imparato chissà dove
e chissà quando
ma quello che più mi inquieta
è chissà il perchè.
Giuciaravolo
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