Questa amnesia totale
che ci avvolge interamente
dove a ciascuno importa
solo il giudizio e l'opinione degli altri
la poesia muore lentamente
in un patetico balletto
di rime incrociate
e immagini sbiadite
tutto in virtù
di una breve atmosfera
dai minuti contati
e dai contenuti spesso inesistenti
il consumo è diventato vita
e la vita un consumare e basta
con le parole ci si convince
che si ha comunque assai da dire
iperbole impensabili
occupano prepotentemente il posto
del semplice senso della rima
credendo di crear grande effetto
facendo in realtà breve vita,
il senso delle parole
è da ricercare nei dialoghi
trascurati dalle banalità
e dagli immensi luoghi comuni,
sarà per convenzione che ci si occupa di tutto
lo scrivere è di moda
in breve è divenuto una pratica per tutti
accozzare qualche rima
col presumere poesia
si crea più confusione di prima
quando non si scriveva nulla
ma ad ognuno piace immaginar se stesso
nell'olimpo in compagnia di Dante
o dell'Ariosto , credendo di trovarsi
in mezzo ai santi dello scrivere
questi malgrado tutto
riuscirono nell'ardua impresa
grazie all'eccellente formazione
e alla pecunia dell'incaricante
come si può pretendere
di scrivere qualcosa
quando tutto sembra già svelato
e spesso mancano i due come sopra?
Giuseppe Ciaravolo
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