domenica 30 marzo 2014
venerdì 28 marzo 2014
giovedì 27 marzo 2014
Incantesimo
Incantesimo
Il tempo non mi darà mai ragione
ed io ne ne chiesi
e ne gliene darò mai
attimi fugaci di breve percezione
ed io ne ne chiesi
e ne gliene darò mai
attimi fugaci di breve percezione
ho esplorato luoghi
e visti mondi
mai descritti prima
io sono colui che sono
e visti mondi
mai descritti prima
io sono colui che sono
ne figlio di energia
ne madre di qualcuno
nell'istante sfido
il doloroso lancinar del tempo
ne madre di qualcuno
nell'istante sfido
il doloroso lancinar del tempo
son dio per me stesso
e per gli altri più nessuno
dell'inganno sono consapevole
contemplo i miei misfatti
e per gli altri più nessuno
dell'inganno sono consapevole
contemplo i miei misfatti
la mia ragione è un tentativo vano
di voler mistificare il vuoto
e riempire il pieno
con alone di inutile mistero.
di voler mistificare il vuoto
e riempire il pieno
con alone di inutile mistero.
giuseppeCiaravolo
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
L' inutile sorpasso
La vita ha più potere
che la morte
dall'una nasce vita sempre
l'altra invece taglia e toglie solamente
a stabilir percorso
non è opera di solo fato
o libro del destino
ne capriccio divino
di come si viene al mondo
non è un gran mistero
concorrono in milioni verso l'ovulo
ma il vincitore è sempre uno
non è il più forte
e nemmeno il più fortunato
mentre gli altri muoiono prima
lui li segue poco dopo
sacrificando se stesso
per progetto di natura
annichilendo forma in uovo
e generar creatura
è cosi che vengono al mondo
papi ,politici e assassini
nessuna previsione sugli eventi
è nell'istante che nasce l' uomo
e nell'istante stesso muore
inutile affannarsi
per prender posizion migliore
il tempo stabilisce ogni ragione
non ascoltate chi vi invita
ad essere ultimi
per diventare primi
la verità e che si muore
comunque.
GiuseppeCiaravolo
che la morte
dall'una nasce vita sempre
l'altra invece taglia e toglie solamente
a stabilir percorso
non è opera di solo fato
o libro del destino
ne capriccio divino
di come si viene al mondo
non è un gran mistero
concorrono in milioni verso l'ovulo
ma il vincitore è sempre uno
non è il più forte
e nemmeno il più fortunato
mentre gli altri muoiono prima
lui li segue poco dopo
sacrificando se stesso
per progetto di natura
annichilendo forma in uovo
e generar creatura
è cosi che vengono al mondo
papi ,politici e assassini
nessuna previsione sugli eventi
è nell'istante che nasce l' uomo
e nell'istante stesso muore
inutile affannarsi
per prender posizion migliore
il tempo stabilisce ogni ragione
non ascoltate chi vi invita
ad essere ultimi
per diventare primi
la verità e che si muore
comunque.
GiuseppeCiaravolo
lunedì 24 marzo 2014
Erotico eroismo
I confini non esistono più
ricordi di inutili battaglie
per un lembo di nuda roccia
intriso del sangue dei giovani
mandati come buoi al macello
dall' incapace general Cadorna
nessun pellegrinaggio in loro nome
perché la ragione cede come sempre
il posto all'oblio della dimenticanza
negli ultimi tempi
son più note certe transumanze
fatte di carovane di fedeli
non che consumatori assidui
del sesso a pagamento
che tristezza,che banalità
il piacer è diventato segreta menzogna
e il bordello l' anelata meta
la carne in vendita
unica ragion per il proprio credo
la tariffa è variabile
è una macelleria legalizzata
e pur oggi con tanta emancipazione
non dovrebbe esser difficile
trovar forma per scarpa al proprio desio
rimanendo nei dintorni della propria casa
o offrendo più ragioni
a chi si ha solennemente promesso
d'avere amor eterno al proprio fianco
probabilmente anche le mogli
son contente di questa transumanza
liberando in un sol colpo
il talamo ingombrante
e la noia del rapporto
facendo avvincendar l'amante
credendo che il marito
sia fuori per lavoro e quindi morto
l'importante è salvar la faccia
far la comunione e santificar le feste
meglio una carezza di Samantha
che cento sermoni vuoti e moralizzanti
chi ha scelto segretamente
di dare i propri voti
ai santi e le madonne
cercando paradiso in questo inferno
attraverso quel piacere intenso
che è più convinzion di sorta
che autentico mistero
il consumar è la vera agonia
credendo di esorcizzar la propria morte
con inutile follia
s'insegue sogno a tempo
vivendo il proprio tempo con bugia
come vi compiango amici miei
quel che è più naturale e gratuito
vien venduto come merce pregiata
ingannar se stesso all'uomo piace
e la pecunia abbonda
quando a calice stracolmo
s'aggiunge nuova forma per nuovo desio
probabilmente state chiedendo a dio
una soddisfazione
che solo voi
vi potete
dare.
giuseppeCiaravolo
domenica 23 marzo 2014
sabato 22 marzo 2014
venerdì 21 marzo 2014
giovedì 20 marzo 2014
Eroico erotismo
lo scivolar leggero
nelle languide fantasie
dell'erotico furore
mi hanno reso vivo e forse migliore
un giorno non vale mai
quanto un altro
ad ogni nuovo incontro
s'aggiunge emozione mai provata
assaporar l'amplesso
è comunicazione vera
l'insieme di forze misteriose
che proiettano l'essenza universale
svelano quegli infiniti spazi
mai obsoleti e mai stanchi
qualcun lo chiama amore
per me è erotico furore
spesso nel linguaggio assai comune
si sente dire si è concessa
o l'ha data per pochi franchi
o non 'l'ha da a nessuno
avendo dato molto
e ricevuto abbastanza
non ho aggiunto altro pezzo al corpo
che non sia stato prima mio
quindi nulla si da
e nulla si prende
nell'erotismo vero
l'uomo scioglie i suoi nodi
non lasciatevi ingannar
da chi vuole far di questo
un banale strumento ludico
o peggio un peccato capitale
entrambi lucrano a tue spese
per proprie mete pecuniarie
creando confusione
e mentendo in virtù di un falso vero
perché questo antico gioco
è l'unico che rende sopportabile
la breve vita
creando dal nulla
l'impossibile
e dal piacere sensazione pura
nell' inarrestabile vortice di natura
all'uomo s'aggiunge
ancor più spazio di pria
e la fantasia galoppante
rende speciale il vuoto
creando nuovo sole in ogni luogo
non ci sono vincitori
e ne vittime nel gioco
amabilmente ci si scambia dono
e questo è un gran mistero
nessuno può stabilire quota
perché dall'impossibile e dal vuoto
si è generata altra vita ancora.
GiuseppeCiaravolo
Gli invisibili
Maledette siano tutte
quelle dinamiche
della civile esistenza
che relegano l'uomo
a semplice tassello
di disegno assai importante
privando lo stesso
dell'unica certezza che è la mente
il battito del cuor
suona all'unisono
in ogni parte di quest'universo
e in ogni istante
afferma l'attimo
smentendo il contingente
fugace è la pausa
tra un battito e l'altro,
è la che s'inserisce
il battito muto del perdente
che privato d'ogni cosa
deve tacere al mondo attivo
e all'unica verità che lo possiede
perché inutile al sistema
e non opportuno al gran progetto
farebbe gran cosa
mettendosi corda al collo
invece che vivere
una vita fatta
di soli stenti.
giuseppeCiaravolo
quelle dinamiche
della civile esistenza
che relegano l'uomo
a semplice tassello
di disegno assai importante
privando lo stesso
dell'unica certezza che è la mente
il battito del cuor
suona all'unisono
in ogni parte di quest'universo
e in ogni istante
afferma l'attimo
smentendo il contingente
fugace è la pausa
tra un battito e l'altro,
è la che s'inserisce
il battito muto del perdente
che privato d'ogni cosa
deve tacere al mondo attivo
e all'unica verità che lo possiede
perché inutile al sistema
e non opportuno al gran progetto
farebbe gran cosa
mettendosi corda al collo
invece che vivere
una vita fatta
di soli stenti.
giuseppeCiaravolo
breve biografia di Giuseppe Ciaravolo autore
Nato in quella che una volta fu terra di grande cultura e ingegno
dove ginestre e viti armonizzano profumi particolari
curioso di scoprire il mondo e le sue contraddizioni.
non ebbi modo alcuno di approfondir ricerca su argomenti interessanti
tranne che in quella che fu la mia tenera eta' giovanile fantasticando
sulle letture di alcuni libri del mio defunto nonno avvolti dalla povere ed incustoditi.
piu volte creavo canzonette per amici delle medie
cosi per gioco ,fui anche attore perche l'arte mi piace
da autodidatta imparo la chitarra scrivendo qualche testo di argomenti vari
non ebbi grossi meriti fui uno studente sulla media
al liceo in concomitanza col terribile terremoto dell80
persi un anno per assenze e perché in gioventù spesso ci si arrende
all'inevitabile e odiosa crescita.
interessato molto alla letteratura lessi Goethe ,Pavese ,Hesse e la filosofia
che al liceo insegnano .spesso con i miei amici di classe si facevano ragionamenti
sui pensieri filosofici..con gran piacere la mia prof . mi consentiva di iniziare la lezione
ponendo domande a me e agli altri sulla attualità della filosofia
In letteratura amavo molto Foscolo ed in filosofia Giordano Bruno
Attualmente scrivo e conservo poesie , racconti, e piccole commedie
non ho avuto modo mai di pubblicare nessuna di queste perché
preso dagli affanni di un lavoro poco stabile e di incerte prospettive.
Sole invicto
Il bambinello nato oggi
ad Aprile sarà sacrificato
come agnellin del gregge
dal candido biancor immacolato
fa comodo pensar
che la malasorte
tocchi sempre ad altri
al posto nostro
paura e codardia
son salvazion di vita
a che serve essere Cristiani
quando tutto muore in liturgia?
lo stesso bambinello
cosi esasperato
e' sceso dal presepe
perché non rappresentato
i giochi rituali
di questa flaccida cultura
han messo in ginocchio il vero
che al lettore attento non fa paura
la tradizione vuole
che in questa stagione
un tempo la roman popolazione
venerava il sol invicto
stesse modalità e stesse date
il consumo della liturgia
ha origine nel tempo
adeguarsi e' buon costume
anche se non si comprende il senso,
se si guardasse attenti
alle virtù di quest'uomo
si capirebbe il senso
che e' amore
e non perdono
perché nasciamo liberi
e muoriamo in compromesso
la vera religione sta nella costanza
di chi non nega la ragion
in virtù di una comoda
e dogmatica ubbidienza
amici miei non fate sceglier ad altri
il vostro unico destino
amatevi anche senza moltiplicarvi
il senso della vita e' circolare
abbraccia il bello e il brutto
quel che ci fa piacere
e quello che fa male
comprenderne costrutto
giova all'anima
e come il sole invicto
non muore e ne risorge
perché all'eternità non s'addice lutto.
giuseppeciaravolo
ad Aprile sarà sacrificato
come agnellin del gregge
dal candido biancor immacolato
fa comodo pensar
che la malasorte
tocchi sempre ad altri
al posto nostro
paura e codardia
son salvazion di vita
a che serve essere Cristiani
quando tutto muore in liturgia?
lo stesso bambinello
cosi esasperato
e' sceso dal presepe
perché non rappresentato
i giochi rituali
di questa flaccida cultura
han messo in ginocchio il vero
che al lettore attento non fa paura
la tradizione vuole
che in questa stagione
un tempo la roman popolazione
venerava il sol invicto
stesse modalità e stesse date
il consumo della liturgia
ha origine nel tempo
adeguarsi e' buon costume
anche se non si comprende il senso,
se si guardasse attenti
alle virtù di quest'uomo
si capirebbe il senso
che e' amore
e non perdono
perché nasciamo liberi
e muoriamo in compromesso
la vera religione sta nella costanza
di chi non nega la ragion
in virtù di una comoda
e dogmatica ubbidienza
amici miei non fate sceglier ad altri
il vostro unico destino
amatevi anche senza moltiplicarvi
il senso della vita e' circolare
abbraccia il bello e il brutto
quel che ci fa piacere
e quello che fa male
comprenderne costrutto
giova all'anima
e come il sole invicto
non muore e ne risorge
perché all'eternità non s'addice lutto.
giuseppeciaravolo
Caddi e fui salvato
Scivolai per camminar da solo
nelle gelide acque del lago
gridai forte aiuto
i miei fratelli erano troppo occupati
chiamai mio padre
ma era distratto
invocai mia madre
lei non mi udi
gridai forte al cielo
non mi rispose nessuno
le stelle mi guardavano mute
gelate come l'acqua in cui ero
nessun Filisteo o Samaritano
sarebbe mai passato di la,
in quella stagione
con la morte appesa al collo
contavo gli attimi felici
di quand'era estate
tutto sembrava rallentato
come il mio cuore
presto me ne sarei andato
chissà dove
chissà quando
la fioca voce scemava
quei gorghi
stringevano
il mio misero corpo
facendolo lesso
fortunatamente nei pressi
girava uno smemorato
che senza paura
mi diede una mano
e io fui salvato.
giuseppe Ciaravolo
nelle gelide acque del lago
gridai forte aiuto
i miei fratelli erano troppo occupati
chiamai mio padre
ma era distratto
invocai mia madre
lei non mi udi
gridai forte al cielo
non mi rispose nessuno
le stelle mi guardavano mute
gelate come l'acqua in cui ero
nessun Filisteo o Samaritano
sarebbe mai passato di la,
in quella stagione
con la morte appesa al collo
contavo gli attimi felici
di quand'era estate
tutto sembrava rallentato
come il mio cuore
presto me ne sarei andato
chissà dove
chissà quando
la fioca voce scemava
quei gorghi
stringevano
il mio misero corpo
facendolo lesso
fortunatamente nei pressi
girava uno smemorato
che senza paura
mi diede una mano
e io fui salvato.
giuseppe Ciaravolo
Testo
Tanto spinge la fantasia
e voglia di svelar mistero
sorprendentemente tutto torna
tranne il tempo, che inesorabilmente
oscura ogni aspettativa.
giuseppe ciaravolo
e voglia di svelar mistero
sorprendentemente tutto torna
tranne il tempo, che inesorabilmente
oscura ogni aspettativa.
giuseppe ciaravolo
Talete
Il troppo nozionar
non ci aiuta a molto
a fare i conti
con i problemi quotidiani
certo converrebbe prendere
una papale benedizione al giorno
per calmare animo
al desiderio e al bisogno,
fu' cosi
che in quella Grecia antica
venne al mondo , un tale di Mileto
il nome era Talete
tale fu il suo grande ingegno
per esser annoverato
tra grandi e piu' sapienti
che la storia mai ricordi
miracoli sembravano le sue gesta,
calcolando a numeri
stabili' la data
per eclissi,
piu' avanti il dotto Erodoto
ne accenna qualche verso,
per aiutare Creso , egli stesso
divise il fiume in due creando accesso
e ancor altri racconti
dove in una sua previsione
afferma annata assai abbondante,
di quel verde e nero pomo
considerato oro
per tutte le pietanze,
ma trovando solo
orecchia da mercante
acquisto' per conto suo
con solo pochi ceci,
tutti i frantoi
dei valorosi greci
avvenuta la raccolta
come da lui predetta
dall'abbondanza di quel frutto
ricavo' molta stima e assai pecunia
e dimostro'
al popolo ignorante
che al filosofo con ragion veduta
non manca mezzo per procurar pecunia
e al cuor non si comanda
e cosi senza pentimento
preferì arricchir se stesso
trovando nello studio di natura,
un tesoro vero.
giuseppeciaravolo
non ci aiuta a molto
a fare i conti
con i problemi quotidiani
certo converrebbe prendere
una papale benedizione al giorno
per calmare animo
al desiderio e al bisogno,
fu' cosi
che in quella Grecia antica
venne al mondo , un tale di Mileto
il nome era Talete
tale fu il suo grande ingegno
per esser annoverato
tra grandi e piu' sapienti
che la storia mai ricordi
miracoli sembravano le sue gesta,
calcolando a numeri
stabili' la data
per eclissi,
piu' avanti il dotto Erodoto
ne accenna qualche verso,
per aiutare Creso , egli stesso
divise il fiume in due creando accesso
e ancor altri racconti
dove in una sua previsione
afferma annata assai abbondante,
di quel verde e nero pomo
considerato oro
per tutte le pietanze,
ma trovando solo
orecchia da mercante
acquisto' per conto suo
con solo pochi ceci,
tutti i frantoi
dei valorosi greci
avvenuta la raccolta
come da lui predetta
dall'abbondanza di quel frutto
ricavo' molta stima e assai pecunia
e dimostro'
al popolo ignorante
che al filosofo con ragion veduta
non manca mezzo per procurar pecunia
e al cuor non si comanda
e cosi senza pentimento
preferì arricchir se stesso
trovando nello studio di natura,
un tesoro vero.
giuseppeciaravolo
Teorema
Bisogna esser fuori di senno
a considerar la vita
un semplice teorema
ogni cosa al suo posto
l'alto e il basso al punto giusto
il percorrere diritto senza intoppo
è come esser bendati a un occhio
ed avere l'altro in cataratta
col fato e col destin non si bagatta
fortuna iuvat audaces
gridava il nobile Virgilio
ben consapevole
di quanto fosse vano
questo grido a quelli che il romano
portava in catene al suo servigio
illustri e assai dotati
venduti come buoi
ad offerent migliore,
per dilettar le noie
delle serate amene
tra un calice di miele ed un pugnale in mano,
la grazia scambiata per pecunia
l'audacia con la iettatura
l'intelletto un opzione trascurabile
ma a cosa s'aggiunge cosa
e per nessun calcolo o previsione
quello che un tempo fu imposto
diviene imposizione.
nulla di nuovo sotto il sole
il sacro testo
ammonisce in locuzione
quand'invece tutto cambia
assai velocemente
il frullo e il passero son simili nel volo
nessun può saper
come sarà l'uomo
da qui al quarto secolo
ammesso che ci arrivi
tra valanghe di rifiuti
e mari di detersivi
ad ognuno un breve viaggio
l'attimo è vero
il tempo sol miraggio
scambiamoci più
che un banale segno di pace
vediamo pure oltre ciò che ci piace
forse in qualche modo
potremmo gabbar destino
condividendo il nostro con chi sta vicino.
giuseppe Ciaravolo
a considerar la vita
un semplice teorema
ogni cosa al suo posto
l'alto e il basso al punto giusto
il percorrere diritto senza intoppo
è come esser bendati a un occhio
ed avere l'altro in cataratta
col fato e col destin non si bagatta
fortuna iuvat audaces
gridava il nobile Virgilio
ben consapevole
di quanto fosse vano
questo grido a quelli che il romano
portava in catene al suo servigio
illustri e assai dotati
venduti come buoi
ad offerent migliore,
per dilettar le noie
delle serate amene
tra un calice di miele ed un pugnale in mano,
la grazia scambiata per pecunia
l'audacia con la iettatura
l'intelletto un opzione trascurabile
ma a cosa s'aggiunge cosa
e per nessun calcolo o previsione
quello che un tempo fu imposto
diviene imposizione.
nulla di nuovo sotto il sole
il sacro testo
ammonisce in locuzione
quand'invece tutto cambia
assai velocemente
il frullo e il passero son simili nel volo
nessun può saper
come sarà l'uomo
da qui al quarto secolo
ammesso che ci arrivi
tra valanghe di rifiuti
e mari di detersivi
ad ognuno un breve viaggio
l'attimo è vero
il tempo sol miraggio
scambiamoci più
che un banale segno di pace
vediamo pure oltre ciò che ci piace
forse in qualche modo
potremmo gabbar destino
condividendo il nostro con chi sta vicino.
giuseppe Ciaravolo
Pensando
Ad ingannar il tempo
ci pensa il tempo stesso.
che tra attimi fugaci
scioglie la volontà dei più capaci
l'ignorante ha sempre ragione
e per questo più felice
fa finta di non veder
quando conviene
e tace all'evidenza dell'errore
non per incapacità
o per difetto di natura
ma per scelta volontaria
di dare prova in ogni occasione
della sua grande filosofia
che tra preamboli ,luoghi comuni
ed idiozia si destreggia come acrobata
felice è egli in questo suo mondo orbo
fatto tutto a sua immagine e somiglianza
o credendo che sia tale,
per celar paura dell'inevitabile fine
l'intelligente soffre
perché s'accorge
di come piano piano
giunga morte
e vede l'ingiustizia
e soffre non per premio
perché egli è simile all'altro in sostanza
ma vede e sceglie a lume di ragion
e non per convinzion di campo,
la comunità riserva grandi onori
a chi trasforma la propria opinione
in gran messaggio
credendo che l'approvazione
sia l'unica ragion dell'essere
catapultando così verso questa sete
valanghe di idiozie
spacciandole per vere
rivelazion del cielo
facendosi pagare
a caro prezzo
nessuno vuol veder
oltre la propria ombra
ci piace credere al miraggio
per rassicurarci posto in oltretomba
continuando ad ignorar
quel segreto vivo
che tra attimi fugaci
e lume acceso
stabilisce quota
e alimenta zelo
di una ricerca senza sosta
verso l'eternità del vero.
giuseppeciaravolo
ci pensa il tempo stesso.
che tra attimi fugaci
scioglie la volontà dei più capaci
l'ignorante ha sempre ragione
e per questo più felice
fa finta di non veder
quando conviene
e tace all'evidenza dell'errore
non per incapacità
o per difetto di natura
ma per scelta volontaria
di dare prova in ogni occasione
della sua grande filosofia
che tra preamboli ,luoghi comuni
ed idiozia si destreggia come acrobata
felice è egli in questo suo mondo orbo
fatto tutto a sua immagine e somiglianza
o credendo che sia tale,
per celar paura dell'inevitabile fine
l'intelligente soffre
perché s'accorge
di come piano piano
giunga morte
e vede l'ingiustizia
e soffre non per premio
perché egli è simile all'altro in sostanza
ma vede e sceglie a lume di ragion
e non per convinzion di campo,
la comunità riserva grandi onori
a chi trasforma la propria opinione
in gran messaggio
credendo che l'approvazione
sia l'unica ragion dell'essere
catapultando così verso questa sete
valanghe di idiozie
spacciandole per vere
rivelazion del cielo
facendosi pagare
a caro prezzo
nessuno vuol veder
oltre la propria ombra
ci piace credere al miraggio
per rassicurarci posto in oltretomba
continuando ad ignorar
quel segreto vivo
che tra attimi fugaci
e lume acceso
stabilisce quota
e alimenta zelo
di una ricerca senza sosta
verso l'eternità del vero.
giuseppeciaravolo
mercoledì 19 marzo 2014
L'albero delle cipolle
Quanta tribolazion
per nul di fatto
sperar nella fortuna
con ambi e terni al lotto
emeriti imbroglioni
dalle luccicanti vesti
seducono con sogni
i disperati attenti
il sole non tramonta mai
su questa strana specie,
son come dei serpenti
dai denti molto avvelenati
lor fanno più facile guadagno
ingannando se in fondo e il credulone tonto
procurandosi cosi il proprio nutrimento
in beffa a leggi ed emendamenti
se il fato avesse avuto
possibilità cangiante
l'oracolo di Delfi
starebbe ancora la vaticinante
voi disperati in cerca di fortuna
aprite la vostra mente
a locazione sicura
cangiate vostro modo di crear le cose
i mali son peggiori
quando noi stessi siam la causa
ad ogni attimo il suo valore
pecunia ed immondizia
son della stessa materia,
comprendine valore
cosi d'aver idea
di un mondo assai migliore.
non date il vostro sangue
a questi che son simili alle iene
rendendo voi in cencio
e loro in broccato d'oro
la biga di Apollo
prosegue indisturbata
di vita e morte sulla terra
ad egli poco importa
sfidar le stelle e il fato
non e' una follia
pretendere l'assurdo
e' la vera agonia del tutto
non tutti i frutti
nascono per dar seme
altri si determinano in se stessi
facendo sol concime
la terra accoglie sempre
con questa sua mania
d'attrarre ogni cosa
ci fa precipitare sempre
quando si sta spiccando volo
liberar se stessi dall'idiozia
e uno sforzo necessario
non seguir la luna sol dal calendario
accendi quella fiamma
che e' dentro il tuo interno
e' fuoco inestinguibile
e' fuoco eterno
da vita nasce vita
da morte nonnulla
perché temer l'ignoto
quando si vive inconsciamente?
date spazio alle vostre cose
comprenderne il valore
e' già un ottimo rimedio
meglio che aspettar la sorte
che cade giù dal cielo.
giuseppe Ciaravolo
per nul di fatto
sperar nella fortuna
con ambi e terni al lotto
emeriti imbroglioni
dalle luccicanti vesti
seducono con sogni
i disperati attenti
il sole non tramonta mai
su questa strana specie,
son come dei serpenti
dai denti molto avvelenati
lor fanno più facile guadagno
ingannando se in fondo e il credulone tonto
procurandosi cosi il proprio nutrimento
in beffa a leggi ed emendamenti
se il fato avesse avuto
possibilità cangiante
l'oracolo di Delfi
starebbe ancora la vaticinante
voi disperati in cerca di fortuna
aprite la vostra mente
a locazione sicura
cangiate vostro modo di crear le cose
i mali son peggiori
quando noi stessi siam la causa
ad ogni attimo il suo valore
pecunia ed immondizia
son della stessa materia,
comprendine valore
cosi d'aver idea
di un mondo assai migliore.
non date il vostro sangue
a questi che son simili alle iene
rendendo voi in cencio
e loro in broccato d'oro
la biga di Apollo
prosegue indisturbata
di vita e morte sulla terra
ad egli poco importa
sfidar le stelle e il fato
non e' una follia
pretendere l'assurdo
e' la vera agonia del tutto
non tutti i frutti
nascono per dar seme
altri si determinano in se stessi
facendo sol concime
la terra accoglie sempre
con questa sua mania
d'attrarre ogni cosa
ci fa precipitare sempre
quando si sta spiccando volo
liberar se stessi dall'idiozia
e uno sforzo necessario
non seguir la luna sol dal calendario
accendi quella fiamma
che e' dentro il tuo interno
e' fuoco inestinguibile
e' fuoco eterno
da vita nasce vita
da morte nonnulla
perché temer l'ignoto
quando si vive inconsciamente?
date spazio alle vostre cose
comprenderne il valore
e' già un ottimo rimedio
meglio che aspettar la sorte
che cade giù dal cielo.
giuseppe Ciaravolo
Benigni legge Dante
Da quando Benigni
legge Dante
ho smesso in questa vita
d'aver troppa paura
il comico capace
ad ogni rima letta
accompagna sguardo
fiero ed ammiccante
seguito da contorsion
di membra
catturando l'attenzione
del pubblico pagante
proprio come in fiera
fa col popolo
il mercante
ad ogni rima del poeta
segue contorsion continua
e ad essa sguardo intenso
come prima
ma a cavlier con croce
nonche' astro del cinema
tutto e assai piu' facile
perche' essendo solo
dall'alto della cima
crede d'esser diventato
sommo pontefice
facendo inchinar a suo voler
anche l'immenso Dante
e' piu facile vender oro
quando esso stesso sia
e come se con forzatura
si volesse aggiungere parodia
preferivo piu lettura
dello scomparso Gasmanno
che ad ogni rima
e senza sforzo
penetrava con voce certa
nell'animo profondo
creando commozion
perfino al Dante errante
son tempi questi
assai curiosi
perchè a comici brillanti
si da lo scettro del sapere
tenendo in una mano
il libro in evidenza
e nell'altra abaco preciso
si calcolan le spese
per ricavar profitto.
giuseppe Ciaravolo
legge Dante
ho smesso in questa vita
d'aver troppa paura
il comico capace
ad ogni rima letta
accompagna sguardo
fiero ed ammiccante
seguito da contorsion
di membra
catturando l'attenzione
del pubblico pagante
proprio come in fiera
fa col popolo
il mercante
ad ogni rima del poeta
segue contorsion continua
e ad essa sguardo intenso
come prima
ma a cavlier con croce
nonche' astro del cinema
tutto e assai piu' facile
perche' essendo solo
dall'alto della cima
crede d'esser diventato
sommo pontefice
facendo inchinar a suo voler
anche l'immenso Dante
e' piu facile vender oro
quando esso stesso sia
e come se con forzatura
si volesse aggiungere parodia
preferivo piu lettura
dello scomparso Gasmanno
che ad ogni rima
e senza sforzo
penetrava con voce certa
nell'animo profondo
creando commozion
perfino al Dante errante
son tempi questi
assai curiosi
perchè a comici brillanti
si da lo scettro del sapere
tenendo in una mano
il libro in evidenza
e nell'altra abaco preciso
si calcolan le spese
per ricavar profitto.
giuseppe Ciaravolo
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