L'oro
del saggio
Quella
piccola imbarcazione proseguiva il suo lento viaggio scandagliando le
onde
di
quel gran mare come fosse una lama taglientissima che affetta il
pane, poco lontani dalla costa , tenedo sempre in osservazione
l'orizzonte per individuare eventuali vascelli o imbarcazioni pirate
e quindi riparare a terra qualora ce ne fosse stato bisogno.Questo
sistema a parere del capitano garantiva una maggiore protezione
dell'incolumità rispetto a quella in mare aperto.Così al correre
del giorno alla notte e questa al giorno successivo trascorrevo in
religioso silenzio le mie ore giovanili riflettendo su quelle
esperienze che mi conducevano a pensieri profondi sul gran mistero
della natura delle cose.Mi rendevo conto di essere ancora agli inizi
perchè qualsiasi forma ignota di conoscenza o di altro suscitava in
me una maggiore volontà per comprendere il modo di relazionare
queste e creare un unico percorso proprio come la strada che si
percorre per raggiungere un luogo stabilito, in questo caso è molto
semplice perdersi magari girando intorno ad argomenti e senza
riuscire a trovar nulla di convincente, il tempo per queste cose non
è mai abbastanza ,spesso i nostri desideri ci fanno anelare cose che
alla ragione sembrano impossibili e pur accade che queste si
verificano come per magia nella realtà, una grande gioia permea il
nostro animo per aver raggiunto quel traguardo ma allo stesso tempo
una nuova domanda pone un altro orizzonte e un nuovo desiserio
accresce la voglia di scoprire .
Spesso
mi chiedevo quale fosse il senso di tutta questa ricerca, se si
trattava di un capriccio giovanile destinato all'oblio col passar del
tempo o di qualcos'altro di più profondo forse inspiegabile con la
ragione.Così tra i miei pensieri cercavo una verità che non fosse
solo convinzione auspicando di trovare altre ragioni che ne
formassero corpo ,in questo mi aiutò magicamente la fantasia che
rende visibile l'immaginato e possibile ogni forma astratta.
Giunti
ad Alessandria e sbarcati al porto notai una moltitudine di piccole
sagome che si muovevano frettolosamente da un punto all'altro del
grande mercato adiacente al molo , sentivo un gran sussurrare di
voci e di suoni che rimasi per un pò stupito , essendo abituato al
silenzio e a piccoli mercati dove si conosce quasi tutti e ci si
chiama per nome , li mi sentivo fuori luogo e non era una banale
constatazione, più ci avvicinavamo e piu quel vociferare aumentava
simile ad un enorme sciame d'api , persone di tutti i tipi
contrattavano mercanzie stabilendo il prezzo in un susseguirsi di
intonazioni tirate fuori con tutta l'aria dei polmoni.Proseguimmo
senza fermarci per una destinazione che diventava sempre più
lontana, le indicazioni forniteci dal mercante in esilio risultarono
errate o perlomeno inesatte, il tempo e l'operosità degli abitanti
aveva trasformato quella città , in qualche modo dovevamo trovare
quei libri era un obiettivo importante per noi .Grisilio senza
perdersi d'animo confermò questi sospetti ritenendo che trovare quel
luogo fosse stato quasi impossibile, era come cercare l' ago in un
torrente,un enorme e lunghissimo torrente .
Giunti
in una grande piazza, a tre colonne altissime catturano la mia
attenzione, vestigia di quello che rimaneva dell'antico Impero
Romano , probabilmente all'epoca questo luogo era utilizzato per i
pragmatici culti propiziatori , si trattava sicuramente di resti di
un tempio dedicato a chissà quale divinità,tutt'intorno vi erano
piccole case di ogni forma, alte o basse edificate secondo i gusti
del luogo , il colore predominante di queste abitazioni era il bianco
, ma capitava ogni tanto di trovare qualcuna di queste di colore
molto differente come il rosso o l'ocra,spinti forse dalla curiosità
e per trovare qualche preziosa informazione utile al nostro scopo,
entrammo in una di queste, scoprii subito che queste abitazioni cosi
diversamente colorate erano luoghi di svago , fummo accolti con
gentilezza da quello che doveva essere il proprietario ,il quale ci
invitò a prendere posto in uno dei luoghi preposti intorno al
palchetto dove si preparava su carboni ardenti le pietanze da servire
ai clienti, eravamo in una locanda, uomini dal viso segnato dal tempo
seduti su grossi gradini di pietra eintorno ad un piccolo tavolino
fumavano pacatamente dal narghilè ,l'aria era intrisa di diversi
odori, avevo una gran fame e ordinammo un piatto a base di carne di
montone e del te. Grisilio guardava tutto divertito e ogni tanto
buttava l'occhio per vedere la mia reazione, questo lo faceva
divertire di più, non ero mai stato in un luogo del genere e per mia
sfortuna non conoscevo molto le abitudini del luogo a parte qualche
sporadico incontro con qualcuno che avevo incontravo nei villaggi
attraversati , conversare con gli stranieri non era facilissimo, mi
trovai per un pò confuso, quando vidi una bella ragazza che aiutava
in locanda , era bellissima aveva lunghissimi capelli color corvino e
grandi occhi verdi.
Lei<
Salve straniero ti piace la carne?>
Rimasi
per qualche istante stupito poi risposi con un sorriso
compiacente<Molto!Questa è addirittura eccellente >
Lei<Eccellente?qua
è tutto eccellente> ridendo di gusto
Lei
<Come ti chiami? Io sono Saramide > versando da bere il te
caldo
Alexander<
Io sono Alexander è vengo da un luogo lontanissimo >
Saramide<Non
siete dei mercanti ,sicuramente state cercando qualcosa , nessuno
viene da queste parti senza cercare, vendere o comprare qualcosa,
molti vengono per trovare e scavare le antichissime tombe dei faraoni
portando via tutto>
Alexander<Non
siamo in cerca di fortuna e non abbiamo interesse per l'oro dei
faraoni,stiamo cercando l'abitazione di un nostro amico che adesso
non vive più qua per portare sue notizie ai familiari>
Saramide<Deve
essere un amico vero >
Alexander<
Un buon amico,conosciuto anni prima dal mio compagno di viaggio>
Saramide<
dovete chiedere a mio padre il locandiere lui conosce tantissima
gente e ricorda per sua natura anche cose di molti anni fa>
Saramide<
Vieni , ti faccio vedere una cosa che forse non hai mai visto >
Alexander<
Che cosa e?>
Saramide<
Una sorpresa . Non temere Alexander non ti capiterà nulla di male ,
qua sei al sicuro , non avrai mica paura di me?>
Con
immensa curiosita e per rispondere alla domanda di Saramide guardai
Grisilio senza parlare quasi a chiedergli un consiglio sull'invito ,
egli mi fece un cenno col capo e lasciando ogni undugio accettai
l'invito.
Alexander<
Come posso rifiutare un invito cosi , non ho paura.>
Saramide
mi condusse in un altra stanza dove era posta una piccolissima
porticina in basso , scendemmo delle piccole scale a chicciola per
più di dieci o quindici metri, l'aria si rinfrescava e si sentiva
quasi freddo , giunti in fondo , ci faceva luce una piccola lampada
ad olio che Saramide aveva portato con se dal piano di sopra,la
seguivo standole molto vicino per evitare di prendere qualche
accidente , lei aveva un profumo inebriante, e sinceramente fiu
tentato più volte di baciarla , ma da galante come sono non accennai
nemmeno l'intenzione, ero cuorioso di vedere quale fosse la sorpesa.
Arrivati
in fondo a questo lungo cunicolo notai che c'era una botola nel
pavimento, lei mi chiese di darle aiuto perchè questabotola a
differenza della porta di sopra era in ferro e borchiata di rame e
zinco,riuscimmo ad alzarla facendoci aiutare da una leva posta nelle
vicinanze e utilizzata proprio per quello .
Altre
scale , ne contai una quarantina finchè giungemmo in un ampia
grotta sotterranea dove si sentiva scorrere l'acqua, a differenza
della sala di sopra questa era più illuminata grazie alla presenza
di numerosi fori che sbucavano in superfice da cui la popoloazione
attingeva acqua per i propri bisogni.Era un piccolo fiume
sotterraneo, l'acqua scorreva incessantemente , le rocce sotterranee
levigate dall'acqua sembravano scolpite ,il rimbombo monotono del
flusso rendeva quel luogo ancora più rilassante.
Mi
prese per mano e ci sedemmo su una pietra a lato di questo gelido
corso d'acqua, delicatamente immerse le sue gambe fino alle
ginocchia , io la guardavo meravigliato e stupito ,era bellissima ,
aveva la pelle color avorio ed il suo corpo cosi chiaro mi abbagliava
,ogni suo gesto amplificava in me quel desiderio di piacere,feci lo
stesso e mi immersi con lei in quelle freschissime acque.
Alexander<molto
interessante, ma quale è la sorpresa?>Fantasticando di avere un
approccio amoroso con lei .
Saramide<Devi
aver un po di pazienza, vedrai che ne sarà valsa la pena >
Annuì
convinto di ricevere chissà quali favori da lei, il desiderio
s'incrementava sempre di più per quella lunghissima attesa.
L'acqua
gelida mi costrinse ad uscire quasi subito perchè non tolleravo più
la contrapposizione del caldo desiderio interno e il freddo contatto
esterno.
Saramide
uscita dall'acqua con un dolce sorriso mi disse<Hai avuto
freddo?Vedrai tutto sarà dimenticato se hai ancora pazienza>
Alexander<No
non ho freddo e che non sono abituato a prendere il bagno in acque
cosi gelide , sono proprio curioso di sapere qual'è la sorpresa>
Lei
estrasse da un sacchettino che aveva con se legato alla cintura un
piccolo sasso di colore bianco grigiastro, mi indicò di prendere
una vecchia ciotola di legno lasciata da chissà quanto tempo in
quel luogo e di riempirla d'acqua, lasciò scivolare lentamente
questa pietra nella ciotola e dopo pochi istanti mi invitò a toccare
l'acqua contenuta,questa era divenuta bollente come se fosse stata
posta su una vivida fiamma,non capivo la ragione di questo fenomeno
rimanendo sbalordido , pensai addirittura che fosse stata tutta una
finzione e che il liquido caldo lo avesse posto lei quando ero
distratto.In realtà si trattava di un fenomeno naturale dovuto alla
natura dei due elementi, spesso la ragione ci consente di fare grandi
scoperte e di comprendere le cause di tanti fenomeni quando questa è
libera dai vincoli della superstizione e della presunzione.
Saramide<Sorpreso?Hai
sentito quanto calore diffonde?Adesso poni le tue mani sopra e
riscaldati!>Non dissi nulla e mi riscaldai .
Saramide<Mi
fu regalata da un cliente di passaggio,dicendomi di conservarla e
utilizzarla quando fosse necessario,era un uomo alto dalla barba
foltissima le caratteristiche del nord Europa, egli mi disse che
aveva scoperto questa pietra per puro caso mentre faceva delle
ricerche su altre pietre, lo scopo del suo viaggio era quello di
catalogare il maggior numero possibile di pietre descrivendone
precisamente la natura e la forma>
Alexander<Fortunatamente
non tutti gli uomini si interessano all'oro e ai preziosi altrimenti
questo mondo sarebbe già finito da secoli>.
Ripercorremmo
l'intero tragitto in salita per ritornare nella grande sala dove era
rimasto Grisilio che conversava col padre della ragazza,i due
sembravano amici da tempo scambiandosi abbracci e sorrisi.
Grisilio<
Com'è andata?Hai visto che meraviglia?>
Alexander
rimase senza parole e stupito dal fatto che Grisilio fosse già a
conoscenza di quel fenomeno.
Grisilio<Ho
delle informazioni riguardo al luogo che cerchiamo ,si trova a poche
miglia da qui , l'unico problema è che non ci abitano più i parenti
di Costantino e credo sarà un pò difficile chiedere agli abitanti
attuali di poter rovistare nella loro casa,comunque ho una certa idea
sono certo che funzionerà>
Sembrava
che fosse trascorso molto tempo dal nostro arrivo nella locanda , in
realtà erano passate solo poche ore e in così breve tempo avevamo
avuto le risposte che sercavamo.Ero emozionato solo al pensiero di
poter toccare e leggere quei libri cosi preziosi nascosti da
Costantino insieme ad altri manoscritti da tanto tempo.
Grisilio<Domattina
andremo via presto così da giungere presto nella vecchia casa del
mio amico,troverò un sistema per poter trovare quei libri offrendo
in cambio dell'oro>
Sembrava
felice come un bambino in attesa di qualche dono da parte dei suoi
cari e certo della loro lealtà, impaziente di poter finalmente
soddisfare il proprio desiderio.
Per
la notte alloggiammo in una piccola camera del locale posta in fondo
ad un corridoio lunghissimo e buio al posto della porta vi era un
grosso panno di colore azzurro tenuto su da una canna di bambù,
l'ambiente si presentava ordinato e semplice, vi erano due giacigli
una brocca d'acqua e un piccolo vaso per i bisogni notturni,in alto
a destra vi era una piccola finestra tenuta aperta la sera per far
circolare l'aria da cui si vedeva un piccolo angolo di cielo
stellato.C'erano altre camere lungo il corridoio tutte più o meno
addobbate allo stesso modo ,l'unica differenza stava nel colore delle
tende poste all'ingresso,ogni tanto qualcuna di queste sventolava per
i flussi d'aria lasciando intravedere l'interno,la semplicità di
questa sistemazione mi riportò indietro di qualche anno facendo
riemergere i ricordi di quando ero al monastero, una certa tristezza
prevalse nel mio animo.Dal giorno del mio rapimento non avevo avuto
più notizie dei miei genitori,ricordavo le voci e sopratutto il
loro l'affetto che mi mancava tanto, chissà forse un giorno li avrei
rivisti, non accattavo l'idea di averli persi per sempre .
Grisilio
si addormentò subito e russava abbondantemente,questo non aiutava a
conciliare il mio sonno.
Quella
notte sembrava interminabile,tuttavia Alexander riuscì a prender
sonno girando e rigirando su se stesso perché il letto era
scomodissimo,l'effetto della cena a base di montone faceva il suo
percorso dandogli la sensazione di aver mangiato un bue
intero,fortunatamente in compagnia del sonno e del sogno tutto si
concilia sopratutto nel sogno quando sembra di vivere partecipando
attivamente a tutte le vicende e stando allo stesso tempo come
spettatore.
Alexander
sognò se stesso steso su un masso dal colore grigio scuro
all'interno di una grande caverna illuminata solo da piccole fiaccole
come se stesse dormendo, lì vi era un giovane ragazzo dalla testa
rasata con una fiaccola accesa in mano , pur rimanendo immobile su
quel masso lo seguì ,il giovane lo condusse prima in un caverna e
poi in un altra ancora , era buio nero, l'unica fonte di luce era la
piccola fiaccola dello sconosciuto,giunti alla fine di questo
lunghissimo percorso il ragazzo scomparve, lasciando illuminata una
piccola porta di colore nero ,era fatta di ebano e presentava alcuni
geroglifici in intarsio, incuriosito dalla fattezza di questa e dalla
voglia di sapere cosa ci fosse oltre , tentò i più volte di
aprirla senza riuscirvi,osservando bene quegli intarsi pur non
conoscendone il significato ebbe l' idea di collegare quelle figure
che erano incastrate in modo da ottenere un immagine piu grande
,funzionò e la porta si aprì.
All'interno
si presentò uno splendido tempio dai colori vivacissimi e
illuminato a giorno come se ci fosse il sole,aveva tre percorsi
composti da gradini, uno a destra che portava in un piccolo ingresso
con pochi gradini di travertino,quello centrale invece era più lungo
e si presentava come uno stretto passaggio per accedere al piano
superiore, il terzo scendeva giù a pozzo non lasciando intravedere
la fine ,solo attraverso una di queste si poteva giungere al piano
superiore che era composto ai due lati da due enormi statue di sfinge
e al centro illuminato da una potente luce che proveniva dall'alto
una donna danzante,dietro vi erano sei paia di colonne altissime e
altre gradinate ,era una sorta di labirinto dove le prospettive
cambiavano a secondo della direzione scelta,era il tempio della dea
Maat.
Grisilio''
Sveglia è ora di mettersi in viaggio'' sorridendo''Ti piace dormire
?''
Alexander
balzò dal letto velocemente si lavo il viso e disse-''Andiamo ''
Quel
giorno l'aria era intrisa di sabbia si avvicinava una tremenda
tempesta,in breve tempo sarebbe stato ancora piu difficile
orientarsi in quella città.
Grisilio''
Ecco è quella l'abitazione, corrisponde alla descrizione del mio
amico .Aspettami qua ''.Bussò più volte alla porta di legno senza
ricerere risposta, attese qualche istante per continuare a battere
quel legno con più forza.La porta fu aperta un poco giusto per
vedere chi bussava, dall'interno una donna molto anziana chiese chi
fosse,il vento aumentava e la sabbia iniziava a coprire
abbondantemente i caratteristici tetti a cupola, Grisilio fece cenno
di andare con lui per entrare, si sentiva appena la voce .Fummo
accolti bene dalla donna grazie anche alla borsa del mio amico che
era sempre piena d'oro,l'ambiente era angusto con pochi ogetti quasi
tutti usurati dal tempo,al centro della stanza vi era una piccola
botola che doveva portare al piani inferiore dove venivano conservate
le provviste.
Grisilio''
Grazie di tutto Amira, grazie di cuore''
Amira''
Mi dispiace offrirvi altro che il mio decotto di mele cotogne, sono
ammalata di reumatismi, mio marito è morto dieci anni fa nel deserto
per il morso di un serpente,vivo da sola e sono sempre contenta di
conversare con qualcuno attenta a
La
settimana scorsa o il mese non ricordo bene, vennero a trovarmi due
uomini che affermavano di essere amici del mio defunto marito, li ho
ospitati come è nostra consuetudine,mi avevano chiesto informazioni
su dei libri che mio marito doveva possedere,io non ne sapevo nulla,
ma questi incattiviti hanno iniziato a rovistare dapertutto. Uno mi
minacciava con un grosso coltello e l'altro stava praticamente
rovistando tutta la casa, scese anche già per la botola ripetendo lo
stesso, non trovando nulla mi scaraventarono a terra e scapparono
via.Grisilio con preoccupazione''Spero non le sia accaduto nulla di
male''
Amira''
Nulla solo qualche graffio, il peggio fu riordinare la casa dopo che
quei due maledetti l'avevano devastata.''
Grisilio''
Quindi andarono via senza portare nulla?''
Amira''Si
, scapparono come inseguiti da un toro''
Grisilio''
Le prometto che se trovo quei libri la pagherò così bene che potrà
permettersi di avere una donna che provveda ai suoi bisogni per il
resto dei suoi giorni.Non rovisteremo nulla, perchè conosco il
nascondiglio, me lo rivelò Costantino che abito per un certo tempo
in questa casa.''
Amira''Fate
pure avete il mio permesso''.
I
due aprirono la botola , sotto la botola erano segnate le indicazioni
del nascondiglio,infatti c'era un intarsio , molto simile a quello
sognato da Alexander, l'unica differenza e che le figure erano
fissate saldamente al legno.Grisilio prese unoa squadra e un compasso
in modo da formare un doppio triangolo,ai margini delle figure
intarsiate c'erano incise delle lettere in una lingua sconosciuta, il
loro numero totale era sei , in meno di un ora Grisilio risolse
l'anagramma :
S
A T O R E S A E T O
R
E
R O T A S R A S O
T
Segui
Altra Rotazione E Saprai A bbattere TORTO
Trovare
l'oggetto da ruotare non era cosa semplice, eravano sicuri di essere
vicinissimi ai libri ma ancora non li potevano toccare. Girarono
ogni cosa ma nulla accadeva, sulla parete vicino alla porta
d'ingresso vi era una curiosa stella quattro punte che non avevano
ancora toccato,fu quella la chiave , si sentì un rumore sordo come
se fosse rotta una tegola o altro manufatto , con sorpresa
scoprirono il nascondiglio , era proprio dietro alla porta d'ingresso
, nella colonna di sinistra , tutti impolverati e protetti da un
panno di lino trovammo i libri di T e M .
Grisilio
contentissimo '' Alexander è giunto il momento , tieni questi libri
, impara l'antica arte e custodiscili nella tua mente , non rivelerai
a nessuno la loro esistenza, e ne li porterai con te, essi
appartengono al mondo del passato,e devono ritornare li''
Alexander''Certo
farò come dici tu ,ma come faccio a riportarli?''
Grisilio
'' Non devi fare nulla ci andranno da soli,impara figliolo e impara
in fretta .Ricorda una volta aperti essi ti riveleranno chi sei e
quale sia il tuo compito, dopodichè spariranno nel nulla.''
Alexander
'' Va bene maestro farò come dici tu''
Grisilio
'' Dovrei io chamarti maestro e non tu , quando leggerai saprai anche
il perché''.
Amira
ascoltava in silenzio non credendo ad una parola , pensava in cuor
suo che quei due fossero solo instupiditi dalla loro scoperta e che
fosse in realtà un banale ritrovamento.Quella notte restarono lì,
il vento del deserto rendeva impossibile qualunque spostamento, anche
in città,sarebbero partiti il giorno dopo tempo permettendo.
Alexander
non riusciva a resistere alla curiosità di aprire quei libri, tentò
più volte di sbirciare dai bordi per vedere l'interno senza vedere
nulla, non riusciva a dormire, aspettò un pò , Amira era nella sua
camera nel piano superiore, Grisilio dormiva placidamente,era il
momento di leggere quei libri e imparare.
Apri
prima il libro di T ,una voce penetrante rivelò alla sua mente ,
tutti i segreti del cosmo e di come operare la magia per il bene
dell'umanità,più sfogliava e più apprendeva senza sosta, tutto
risultava chiaro e svelato, la voce non l'abbandonò più,
''Ecco
chi sei Alexander , tu sei Arpino ,Zenone e sei Cristiano di
Rosacroce. Sei senza spazio e senza tempo, le tue opere saranno
ricordate per sempre,farai molte cose buone per gli uomini , ma essi
ti giudicheranno e ti condanneranno , come hanno fatto con altri.''
Alexander
fu così sorpreso che non pronunciò una parola, finalmente aveva
tutto chiaro il suo destino , la nascita e le varie vicende che lo
avevano condotto fin lì.
Era
nato un uomo nuovo.
Aprì
anche il libro di M un altra voce questa più delicata sussurrava
dolci parole facendo apprendere semplicemente come operare sulla
materia per ottenere dal nulla il cosmo intero, gli esempi erano
animati dalla propria fantasia, non fù necessario ne un
addestramento e ne una verifica gia sapeva, cosa egli fosse e
qualunque cosa era possibile.
Cadde
in un sonno profondo , rimase in quel luogo per dieci giorni, Amira
credendolo morto lo fece portare nella vecchia tomba di famiglia ,
una piccola cella poco lontana dalla sua abitazione dove giacevano i
resti del suo povero marito.Grisilio era sparito nel nulla e cosi
anche i due libri.
Amira
come promesso fu ricompensata abbondantemente , possedeva una
quantità tale di oro da potersi permettere servitori e
domestici.Abbandonò subito quel luogo dai tristi ricordi per
trasferirsi in una grande casa con tutte le comodità.Tutti i giorni
mandava un ragazzo rasato a controllare il corpo di Alexander .Il
decimo giorno il corpo era sparito lasciando al suo posto quattro
rose rosse intrecciate.
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