martedì 9 giugno 2015

Usare le parole

Per chi decide
di far letteratura
nessun imperativo
spiana la strada

la logica delle lettere
non segue sempre
quella degli intenti
una forma troppo composta

aliena la vitalità del verso
nessun ispirazione è in fondo vera,
perchè implica
un certo ragionamento,

il genio vero non esiste
perchè nessuno lo comprenderebbe
il comunicare è un patto a tre
lo scrittore, il lettore e la grammatica,

tutto attraverso questo si trasforma,
un verso , un immagine , un emozione
sono diversi per ciascuno
ognuno segue  le proprie regole

la verità del senso si trasforma
in intima verità
è così che semi d'aglio,
chicchi di grano

o germogli che s'apprestano a scoppiare
diventano qualcosa di diverso
per ciascuno che l'interpreta
un' illogica proposizione

dagli infiniti sensi,

in questo modo
certi scrittori
diventano schiavi  dei lettori
e questi schiavi della grammatica,

il vero genio
è chi stravolge questi ruoli
assecondando al proprio intento
in un' alchimia  di toni e fondi

la triade disperata,
il vero nelle lettere è cosa superata
ciò che importa è l'armonia celata,
se le bugie hanno le gambe corte

le verità hanno
maschere a migliaia.


giuseppeciaravolo

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