domenica 28 settembre 2014

Copia e incolla

Non mi è mai piaciuto lavorare
tanto tempo sprecato
per guadagnare sempre di meno
tutto per raggiungere
un benessere
che è solo utopia,
stranamente più spendi
e più devi lavorare,
più lavori e più spendi
se sei stressato
dai ritmi frenetici
più di riposo cerchi solo svago
uno svago condizionato
dalla alienazione precedente
quintali di canne in fumo
ettolitri di bevande
prendere fiato un attimo
per immergersi ancora
nell'oscuro e odioso mondo
della prestazione a pagamento
l'albero della vita
e quello della conoscenza
sono solo parodie
per mistificare il nulla
troppo spesso questo ci appartiene
senza il quale ci sentiamo soli
una comunità, un gruppo , una fede
sono come antibiotici per il morente
il bisogno nasce non dall'anima
ma dal corpo 
qualunque cosa distogla l'attenzione
dal dramma della vita
è cosa buona giusta
e ci fa piacere,
un piacere che diviene
la condizione stessa
del nostro male quotidiano,
spendiamo interminabili ore
per un solo attimo di svago
sperando inutilmente che duri un po' di più
ogni sensazione cambia,
il correre del tempo fa si
ciò che profumava di lavanda
inizi a cambiare odore
avvicinandosi a quello dello zolfo dell'inferno
inevitabile il cambio di stagione
come la biancheria
l' amante
o la panetteria,
questi cambiamenti ci illudono
ad avere la speranza
in un futuro, 
un futuro che tende al crepuscolo del vuoto
si galleggia ancora
dimenticando in fretta
che nonostante tutto
pur si muore.


giuseppeciaravolo

venerdì 26 settembre 2014

Uno stagista stagionato

Per uno che ha raggiunto
la maggior età già da molto tempo
è difficile immaginare
di trovare quelle opportunità,

che la vita offre e poi  toglie
dando spazio a nuove cose
ancor più difficile immaginare
qualche futuro

perchè l'età che avanza
è come un sasso duro legato al collo
che cresce e pesa
ogni giorno sempre di più,

non è vero
che la speranza è l'ultima a morire
spesso si muore prima
senza mai saperlo,

così tra tanti pescecani
che si nutrono ogni giorno
del tempo e della vita
di ogni disgraziato  ostaggio del  bisogno,

ce ne qualcuno assai lungimirante
mercante per passione
e filantropo per il  proprio tornaconto,
colta l'occasione del disagio

assume senza pagare un franco
un certo numero di apprendisti a tempo
aiutati dallo stato e dal comune
affinchè s'insegni al povero

come imparare a vivere
piegando la schiena per il prossimo
con l'obiettivo di una crescita
all'interno dell'azienda madre

al fine di un occupazione stabile
sancita da un contratto
a tempo determinato
o  a chiamata,

molto simile
a quello delle squillo
sempre pronte e profumate
ad offrire il proprio corpo consumato


se tutto va bene
lavorerai qualche giorno a settimana
pagato con qualche buono pasto
o dei voucer

offerti in promozione
quando acquisti una lavatrice
oppure un detersivo,
l'uomo è diventato merce poco pregiata

la manodopera a basso costo
è una  geniale trovata
burocrati dalle camicie bianche
e  pance piene

studiano ogni giorno
come creare dal disagio generale
un sadico accanimento
che tende a prolungare l'agonia

senza porre fine  mai al tormento,

i sogni e le aspirazioni
son ricordi labili
tutta la persona è posta all'angolo
prima di essere messa nel cassonetto,

questo mondo infame non mi piace
se questa è umanità
preferisco essere alieno
meglio essere figlio di Cerere o Venere

che arrotolarsi in questo letamaio,

nessuna soddisfazione
ti vien concessa mai
se aspetti la  risposta che ti risollevi
sarà un' altra promessa  che non sarà onorata,

mondo idiota
che corre dietro al vento
sperando di catturare l'attimo
perdendo solo il proprio tempo,

lo stagionato conosce l'inganno
e tra se stesso ride
non appende la sua anima
al filo di un Arianna meretrice

già conosce il suo destino
non per scelta
e ne per fato
le promesse son per lui scatole vuote,

nessuno può dare
la felicità all'altro
nemmeno l'amante tanto desiderata
sarà sempre una delusione,

rispetto alla sensazione immaginata,

amici miei
al nostro interno
esiste paradiso e inferno
ma la verità più vera

e che la sensazione
ci accompagna sempre
da mattina a sera.


giuseppeciaravolo




lunedì 22 settembre 2014

Le cronache provocano l'ernia

Inutile ripetere e ripetersi che le cose che accadono superano mirabilmente la fantasia, ennesimo scoop per ennesimo politico coinvolto, quasi a voler dimostrare che esista un lato giusto del potere ed uno invece irrimediabilmente
colluso e delinquenziale, come se politica ed affari non avessero il medesimo denominatore comune che è l'interesse particolare dei vari capi bottega, il modesto drago di Komodo ci avvisa in tempo che quest'economia non regge urgono altre restrizioni, sempre a danno della popolazione che per superar l'assillo si prenota per un nuovo prodotto made in usa e getta, tipo l'i Phone 6 , che a dire di molti esperti fa dei veri miracoli, siano beate queste invenzioni, che salvano l'umanità dal gelo della desolazione incalzante.Intanto da qualche altra parte alcuni operai perdono la vita per un misero salario in condizioni di abbandono da parte di tutti gli organi addetti, perfino una processione diviene argomento di contesa, come a Salerno dove i portatori del gesso in beffa al'ordine del porporato hanno preferito far l'inchino al santo vivo del quartiere, la camorra era istituzione adesso è sacramento, il povero prelato per la contestazione ha proseguito da solo la propria processione privo dell'immagine del culto dove buona parte dei credenti affida la propria immaginazione, un evoluzione fallimentare come il credo nelle statue e nei santoni di quel posto.Dall'altro capo del mondo il ballerino corrente scende le scale come un cantante per stringere le mani ai nostri amici alleati, il gossip ha più valore del governo fortunatamente ho spento subito perchè non sapevo se piangere ridere o provar sgomento.Questo mondo in questo modo è solo un fallimento per tutti.
giuseppeciaravolo

venerdì 19 settembre 2014

Propoli

Quando si scrive
è un po' come
 andare al bagno
si fa di necessità virtù

all'autore  dopo aver espletato
l'ingombro che lo assilla
in quel momento
piace odorare il proprio tanfo,

questa mania
che tende all'autocompiacimento
spesso rende la scrittura vuota
e al lettore come allo scrivente

rimane ben poco  da meditare
sui significati  palesemente espressi
o su quelli volutamente  ermetici ,
tutto si risolve in una perdita di tempo,

l'arte dello scrivere
non segue la palestra
e ne s'asseconda alla volontà
l'ispirazione è una necessità dell'anima,

come un sasso
lanciato in uno stagno
per smuovere quelle acque putride
rese ancor più immobili

dall'appiattimento culturale,

nessuno più semina
si vuol solo stupire
a furia di ripetere
si finisce col inebetire,

la parola è simile ad un seme
bagnato di rugiada
che muor per rifiorire
creando meraviglia in campo,

non stupiamoci soltanto all'effetto
crechiamo  di capire
un senso nelle cose
non mandiamo la nostra musa a prostituirsi

tutto per la gloria e premi vari
nessuna gara è vinta
e nessuna è persa
quando anima è vera

giammai s'inganna.


ciaravolgiuseppe

lunedì 15 settembre 2014

La solitudine dei numeri ultimi

Di come si viene al mondo
è  una cosa certa
ma di come si diventa ultimi
non è sempre per scelta,

se nasci in Primavera
il tempo è a tuo favore
ma quando giunge inverno
a cosa serve un fiore?

così nell'avvicendarsi delle stagioni
gli uomini stagionano
le proprie ossa
una crema e un deodorante

perparano  profumo alla fossa,

sarà che per mia scelta
non invidio   i  beni o la ricchezza
qualunque cosa accada a costoro
aggiunge sempre più sapore alla tristezza

difficile immaginar
chi cerca un posto per dormire
gli ultimi sono destinati
a morir per primi

forse la morte
non è la maggior preoccupazione
reperire un pasto o una colazione
da un senso all'esistenza stessa,

la soddisfazione
in entrambi i casi
è un emozione umana
una bottiglia rara è come una banana

difficile stabilir la quota
con la livella o con la squadra
la differenza esiste sempre
come tra la pulzella e la traviata,

nessuna condizione
pone limiti a se stessa
di bene o male che si dica
esiste sempre il peggio come il migliore

una voce non è mai la stessa
timbri e suoni per ognuno
sono particolari
piangere di gioia o gemere

sembrano la stessa cosa
la differenza regge
dallo stato delle cose
ad un malato ricco

candide lenzuola bianche
al profumo di lavanda
allo straccione un cartone per detersivi
col tanfo di una fogna

queste differenze son palesi
tutti vogliono morire ricchi
come se in quell'attimo
ci fosse differenza,

certo vivere nel lusso
a chi non piace?
ma siamo veramente certi
che quel che piace non sia una gabbia?

peccato che si muore
una volta sola
forse avremmo già capito
che questa vita

non ha differenze in fondo


giuseppeciaravolo.

domenica 14 settembre 2014

Semplice

Il vero senso delle cose
è nella semplicità
inutile costruir castell per aria
per poi cadere rovinosamente

quando s'inciampa,
la fretta di raggiunger l'illusione
consente appena
qualche istante di riflessione,

i pensieri sono incatenati
alle aspettative
come vagoni vuoti
alla locomotiva del piacere

nessuna fermata
nemmeno per cambiare l'acqua
il treno corre su un binario morto
ma nessuno salta

forse i passeggeri
son distratti
forse credono di essere ancora vivi
quand'invece sono morti

meglio pascolar le pecore
o scolarsi una bottiglia
che accompagnare l'agonia
di una vita in morte

sempre la stessa sveglia
il solito caffè
il solito tram
lo stesso lavoro

che non ti piace mai
ma devi sopravvivere
in questo modo la pancia è gonfia
e il tuo destino muore ogni giorno

perfino una scopata
assume il gusto di un impegno
come andare al bagno
per  toglier ingombro addominale

facendo finta
di non aver al collo
la propria morte
perchè  la paura è abissale

temere la propria dipartita
è come negare a se stessi
l'essere arrivati in tempo
per vivere la vita,

ogni giorno
attimo per attimo
sfugge il sogno
per fare spazio al pensiero del futuro

come se vivessimo per sempre,
tutti quei progetti
le grandi ambizioni
sono destinati come spazzatura al cassonetto

è facile digerir ciò che si mangia
difficile è vivere
creando il proprio sogno indipendente
sciami d'api avide

ecco cosa siamo

ma differenza di queste
noi produciamo
solo merda , ogni giorno

tonnellate e tonnellate
che si riversano nel mare,
felici ci spostiamo
per produrne altra ancora

ignari della melma
che ci avvolge
cerchiamo di nasconder l'evidenza
con un deodorante a breve scadenza

ecco l'indotto del consumo
se non spendi quel che ottieni con i sacrifici
il mondo non ti vuole
è l'allegoria che sopravive

non certo l'uomo.



giuseppeciaravolo


















Le mie donne

Tutte quelle che ho amato
mi hanno sempre mollato

quelle che amavo meno
facevano di tutto
per farmi innamorare
e poi mi mollavano

non c'è  nulla
che combini mai
col senso o la misura dei miei guai

in certi amplessi
ho amato veramente tanto
in altri non ricordo
forse anche di più

difficile stabilir la rotta al proprio inganno
quando si è stabilito di seguire il cuore

i languidi versi di quei momenti
si sono trasfomati  poi
in stonate note e gran  tormenti

il tradimento non è fuga
ma rinascita del sentimento morto
l'amor aleggia e insidia
e non pone condizioni

il mio sguardo attento
è più simile all'allocco
che al  cacciator di donna

non so se viene prima
il desiderio di copula
o amor che  nasce , cresce
e mai perdona

in tutti i casi
al mio legame
poco incolla

tormenti e delusioni
accompagnano il mio viaggio
non credo nell'eternità del sogno
e ne nella scadenza di un rapporto

nell'attimo veloce
immergo capo e collo
soave è stare tra le cosce
da cui sono uscito venendo al mondo

un impossibile ritorno
in quel limbo privo di luci ed emozioni
dove certezze ed incertezze
sono solo paragoni trascurabili.

e vita e morte
non hanno più significato.


giuseppeciaravolo








sabato 13 settembre 2014

VERSINVERSI (tratto da prossimo libro)

Quante stronzate
per dare un senso al vuoto
quando si crea dal nulla
a forza

nel limbo di questa agonia
ci si contorce l'anima
per continuare a dire
io sono io

ma a chi importa?
questo attimo è passato
questo giorno è trascorso
questo mese è finito

è finito anche l'anno
è finita la vita
è svanita anche la morte
ma a chi importa?

omologarsi al flusso
ti renderà migliore?
destreggiar con stile
ti farà vivere nel lusso?

di idioti ce ne sono a milioni
schiavi senza senso
costretti dalle proprie illusioni
a percorrere strade cieche

senza mai chiedersi il perché
perché lavorare?
perché andare a messa?
perché soffrire per chi non te la darà mai?

un attimo segue l'altro
è tempo che passa
come una bestemmia
un inferno dietro l'altro

l'inganno di speranza
lascia il posto
a cocente delusione
uno avvicenda l'altro come in una danza

ma a chi importa?
Se vivo tra milioni di persone estranee
o  solo
nella mia stanza?

da quando ho iniziato a sentire
la puzza della vita
ho messo la speranza nelle scarpe
e l'agonia nella soffitta

una moda segue l'altra
come ad ogni donna conosciuta
ce ne sono milioni che non conoscerai mai
inutile fingere felicità a denti stretti

sogni e bugie
alimentano il fuoco interno
per dimostrar al mondo che esisti
nonostante tutto

ma a chi importa?

Ognuno prende ciò che gli serve
trascurando quel di cui
ha davvero bisogno
che inutile follia

nonostante tutto
mi rallegro
avvicinadomi al letto per dormire
sognando di viver senza delusione

un immagine senza ragione
non esiste nessuna ragione per immaginare
scegliere non è liberatorio
come obbedire non è scegliere

in entrambi i casi
si è costretti
ma chi lo dice?
questo tram in corsa è pura follia.


giuseppeciaravolo

domenica 7 settembre 2014

venerdì 5 settembre 2014

Lotto per mille ma resto da solo

Graziano e' un giovane di mezza eta' ,che ha studiato per diventar qualcuno, ma i tempi ,come spesso accade ,corrono più veloci dei pensieri, cosi si trova impiegato come manovale part -time presso un grossista di abiti femminili nella provincia di Forlì
La paga gli basta appena per le spese , ma si sa , pur di non esser disoccupati si fa di tutto, sopratutto per dare meno peso alla famiglia e per una maggiore libertà di spesa.
Un martedì svegliatosi di buon ora ,ripetendo come al solito il rituale della colazione con caffè nero e biscotti fatti in casa, niente latte perché intollerante ,da' un'occhiata sul web e via di corsa al lavoro.
La sede si trova a pochi isolati dalla sua abitazione in una zona periferica caratterizzata da platani impiantati dal comune e rinsecchiti dallo smog del traffico stradale quasi da sembrare finti .
Giunto finalmente all'ingresso dello stabile , vede due suoi colleghi parlare concitatamente ,non si ferma li saluta e continua il suo percorso finché s'accorge che l'ingresso e' stato chiuso e sulla vetrina della porta c'è un foglio di carta che arreca questa frase'' CHIUSO PER RISTRUTTURAZIONE''.Comprese allora il motivo della discussione dei suoi colleghi, si fermo' un attimo con loro per comprendere meglio la situazione , anch'essi erano all'oscuro di questa decisione cosi improvvisa e senza adeguato preavviso.
Giunsero poco tempo dopo altri colleghi di altri reparti e la confusione aumento', il malcontento si diffuse come nebbia senza lasciare scampo,qualcuno tento di forzare la serratura perché stanco di telefonare a vuoto a quel numero a cui non rispondeva più nessuno, inutili i tentativi di contattare la direzione. Ad ogni chiamata si udiva la voce robotica della segretaria virtuale .''Risponde la segreteria telefonica..etc.
Quel giorno stesso furono convocati i rappresentanti d'azienda per un maggiore chiarimento, ma anche essi erano all'oscuro di questa tragica decisione.
Qualcuno sospetto' che tutta questa vigliacca vicenda fosse stata preparata in ogni dettaglio tempo prima con lo scopo di far chiudere definitivamente lo stabilimento per trasferirlo in una zona fuori dall'Italia.
Inizio' cosi un lungo periodo di sciopero che non risolse nulla , lo stabilimento fu chiuso con qualche contentino qua e la ai lavoratori, come accade sempre ,in particolare ai lavoratori full time ed a contratto a tempo indeterminato, fu riconosciuta la mobilita' ad altri invece part -time e a tempo determinato poco o nulla.
Questa tanto decantata flessibilità' sul lavoro ha mostrato il suo vero lato oscuro.
La maggior preoccupazione del giovane fu quella di non abbattersi cercando subito un' altra occupazione , ma al collocamento file interminabili di disoccupati davano ben poche speranze .Dopo una lunghissima attesa e giunto il suo turno, l'impiegato comunale con fare annoiato e con pacata flemma raccolse le sue credenziali .'' Bene giovanotto le auguro buona fortuna'',tutto finì in meno di due minuti e le speranze di risolvere la questione andarono a farsi benedire.
Graziano trascorre tutta la giornata in casa al computer per cercare di trovare qualche idea per risollevarsi, ma anche il web e' pieno di annunci civetta che spesso abusano dei disoccupati solo per aver informazioni utili ai loro database o peggio per proporre collaborazioni poco chiare sopratutto dal punto di vista economico.
E' un discreto giocatore di poker e ogni tanto partecipa a qualche torneo su una delle molteplici piattaforme di questo gioco che insieme alle slot e le lotterie sembrano gli unici settori che non soffrono della crisi, forse perché illudono tanti disperati, che per risolvere i propri problemi spesso spendono tutto quello che hanno non ottenendo nulla in cambio. .Vince un torneo e gli viene riconosciuto un premio di 50 euro che subito rigioca, perdendo tutto.
Mette annunci in tutti quei siti che si occupano di lavoro, ottenendo poche risposte, s'accorge presto che questo mal comune non e' per niente mezzo gaudio Fortunatamente vive con i suoi , due pensionati che gli consentono di vivere ancora dignitosamente, ma la dignità non si ha per eredita' ma si acquista col fare e questo lui lo sa per certo.
Di tempo a disposizione ne ha parecchio cosi riscopre antiche passioni da adolescente , come i video e la musica.
E' difficile realizzarsi in queste attività sopratutto quando i mezzi a disposizione sono appena sufficienti per l'accesso di internet, bisogna dotarsi di autentica tenacia per ottenere spesso scarsi risultati.
Nonostante questo egli non rinuncia a sognare un modo diverso di vivere e certo non si lascia ingannare come tanti da un 'occupazione stabile o peggio dai capricci della sorte.
Nasce cosi l'idea di creare un sito gratuito per offrire una possibilità a chi ha perso il lavoro di mettere a disposizione le proprie capacita' in cambio di altre prestazioni , in poche parole lavoro retribuito con lavoro stesso .All'inizio ha pochissima rilevanza la maggior parte dei commenti e dei consigli sono quasi tutti negativi, l'idea viene discussa anche in altre piattaforme e l'utopia diviene realtà. Infatti , un supermercato , un'azienda edile ed un azienda agroalimentare adottano questo sistema di scambio in modo da ridurre notevolmente i costi della manodopera, dando come valore aggiunto sia l'occupazione che il consumo ,abolendo, almeno in parte l'odioso meccanismo legato al potere d'acquisto delle banconote, poche settimane dopo la pubblicazione del post gli vengono riconosciuti i meriti di esser stato il primo a dare una risposta certa e concreta al problema ma non gli sono riconosciuti oneri perché come spesso accade
ogni invenzione non brevettata può essere sottratta e perderne il possesso.
In cambio non ottenne nulla e nemmeno un semplice lavoro da manovale.
Graziano non e' scoraggiato ha tante idee, ma questa volta vuol ricavarci del danaro, almeno quello.

Fine

Al popolo USA

Negli ultimi tempi ho riflettuto molto sulla storia dei popoli e sulla loro evoluzione, la scuola mi ha fornito gli elementi base per avere una propria visione delle cose indipendentemente dalle indicazioni poste dai programmi formativi, grazie all'eccelente invenzione di internet e delle sue innumerevoli opportunità di informazione questa possibilità è aumentata in maniera impensabile con risultati superiori a qualsiasi aspettativa.Noi europei , sopratutto noi italiani a causa di una cultura che per troppo tempo è rimasta dormiente , priva di slanci innovativi ,ancorata alle tradizioni storiche restiamo indietro  rispetto  ad altri popoli che hanno saputo trovare quei valori universalmente condivisibili,per troppo tempo si è avuta l'idea di essere superiori culturalmente solo per aver ereditato una la storia.Sentire persone che parlano di rinascimento come proprio riferimento culturale mi fa sorridere,la storia è importante per l'identità di un popolo ma non risulta sufficiente per garantirne la qualità culturale, infatti a causa di una diffusa cultura del particolarismo di appartenenza, molte categoria di intellettuali si sono adeguati a questo blando sistema di fare cultura , altri costretti dagli eventi hanno preferito rivolgere altrove le proprie attenzioni , un pò come accadeva durante la nefanda avventura fascista che pur auspicando riforme sociali  provocò danni irreparabili all'intero sistema italiano.Mia madre a quei tempi aveva circa 11 anni e mi raccontava sempre di quando giunsero le truppe americane  a liberare Napoli  che in parte era già insorta contro lo spietato regime nazista, lei ricordava sempre una cosa...le colonne di carri armati e le truppe che lanciavano cioccolata come babbo natale, un popolo costretto dall'infamia dell'assurda guerra a subire ogni tipo di violenza e bisogno,in particolare ricordava il lancio di un soldato di un grosso pezzo di ottima cioccolata che giunse proprio nelle sue mani, difficile dimenticare queste cose quando si ha solo 11 anni.Grazie agli  aiuti offerti dagli USA  la gente privata di tutto  potè  ridare la speranza alle nuove generazioni, il tempo poi ha fatto il suo corso e le cose sono andate sempre meglio, grazie a questa solidarietà che a parere di qualcuno è solo apparente noi oggi possiamo ritenerci liberi.Nel popolo USA questi eventi sono motivo di  grande orgoglio , personalmente ritengo che  non sia l'unico motivo , basti pensare ai grandi divi del cinema   ai colossal e alle novità in tutti i settori, un paese vivo che vuole scommettere su se stesso senza e riuscire comunque a dare un senso alle proprie cose,questa dialettica è fondamentale per il progresso in ogni settore, la capacità deve essere premiata è questa la carta vincente  del popolo americano.In Italia  le cose stanno diversamente, qua non conta se sei un tipo in gamba e sai svolgere bene e con passione il tuo lavoro, spesso si viene ostacolati proprio da chi dovrebbe garantire lo sviluppo , frutto di una dialettica oligarchica e antiquata che vive solo delle proprie convinzioni, un po come accadeva nel medioevo dove i feudatari avevano diritto su tutti .Molti giovani vanno negli USA per trovare "fortuna" come si è sempre fatto da due secoli a questa parte, la fortuna non è vincere al gioco o guadagnare tanti soldi ma scommettere su se stessi e vincere con le innovazioni, in questo gli USA sono i veri protagonisti, la stessa cultura riflette di queste dinamiche, buona parte degli intellettuali italinai dormono su posizioni comode al salotto politico in beffa  a tutte le altre opportunità.Dove sono Moravia , Calvino e Fellini?Chi sarà in grado di prendere il loro posto?


 

giovedì 4 settembre 2014

Dialogo quinto"Comunicare humanum est"

I miei migliori amici spesso sono i miei peggiori incubi.
Non avendo molte frequentazioni e poche amicizie vere ho sempre sospettato che dietro ogni comunicazione formale si nasconde sempre uno scopo di utilità, questo mi lascia pensare ad una certa funzione terapeutica dell'amicizia e dei suoi risvolti, probabilmente  si  cerca un riscontro negli altri per una necessità di ruolo all'interno del gruppo umano cercando di esorcizzare  la propria solitudine,comunicando cose interessanti e non , facendo foto ad effetto , esprimendo opinioni si cerca disperatamente di sancire la propria apprtenenza attiva all'interno delle attività umane anche se prive di valore e contenuto, queste trovano la loro ragione di esistenza attraverso il facile consenso dell'amico che per ragione dell'amicizia acconsente solo perchè tale.Nei social net questa caratteristica si evidenzia in maniera controversa  il solitario trova quel coraggio che non avrebbe mai avuto, una forza misteriosa lo costringe ad  uscire dal proprio mondo e comunicare "Io esisto".In genere i bambini quando hanno fame per attirare l'attenzione della mamma distratta o piangono o combinano qualcosa per avere finalmente ciò che pretendono,noi adulti avendo superate(almeno si spera) queste necessità lo facciamo perchè siamo annoiati,il lavoro che svolgiamo non ci piace, la  persona che abbiamo al nostro fianco non suscita più quelle emozioni di una volta, un agonia mortale che lacera tutto ciò che abbiamo creato con tanta fatica.Fortunatamente esistono dei rimedi più o meno condividibili, c'è chi trova nella fede tutto, chi nel gioco, chi nel sesso, chi nell'amore (che forse non troverà mai) tutto per non accettare la gelida verità dell'essere che è solitudine.
Piove da due giorni , le strade del centro sono deserte , nessun rumore ne il canto di qualche uccello che cerca la propria compagna, dalla finestra dello studio si vede il campanile della chiesa col suo grande orologio , sono le 16 e 48.Squilla il telefono.
Icaro"Pronto?chi parla?"
Una voce sensuale dall'altra parte del cavo"Ciao...mmm...come stai?..."
Icaro "Io bene... ma chi sei?.
La voce"Non ricordi?...occhi verdi..gambe lunghe...capelli neri..."
Icaro" Sinceramente no ...se sei come ti descrivi credo che non ti avrei dimenticato...probabilmente non hai di meglio da fare...ma chi ti ha dato il mio numero?"
La voce"Lo hai dato tu...un pò di tempo fa...mi dispiace che non ti ricordi di me...ma voi maschietti siete fatti cosi...finito l'evento..si dimentica tutto...e ritornate alle solite infantili manie che non potete assolutamente lasciare...per questo motivo non ho mai un compagno fisso...a cosa gioverebbe avere uno cosi?"
Icaro"Scusa ma chi diavolo sei...cosa vuoi da me...penso di non conoscerti..."
La voce"Io sono Sibilla la ragazza squillo con i tacchi a spillo"
Icaro"ha .ha..ha ho capito è uno scherzo...sicuramente sei un amica di quel deficente di Antonio... ma non ci casco ...cara mia bella Sibilla...comunque non mi dispiace parlare con te ultimamente  sono sempre così dannatamente solo... mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere dal vivo magari accompagnadoil tutto con un buon bicchiere di rosso e cena che ne dici?"
Sibilla"Va  bene ...facciamo stasera  alle..."La telefonata si conclude.
Icaro"Pronto...ci sei?...pronto...è caduta la chiamata...mannaggia non ho nemmeno il numero...magari ritelefona...chissà chi era"
Una voce esce dalla  radio antica posta dietro alla libreria in noce
Voce radio"Comunicato importante...comunicato importante....oggi nella città di disperopoli..è avvenuto un fatto misterioso...l'orologio della cattedrale si è fermato alle ore 16 e 59 ...poi ha ripreso a girare nel senso inverso aumentando la velocità per ogni giro concluso...questo ha comportato un grave disagio ai cittadini disattenti che forse non hanno mai guardato l'ora dal campanile preferendo il proprio orologio da polso o il telefonino o quelli esposti fuori dalle banche che segnano sempre un ora differente dal reale...molti incuriositi dalla cosa hanno smesso le loro attività per riprendere l'evento e fare l'ennesimo scoop sui socila net...una gran moltitudine di nuovi reporter che a furia di spintoni si contendevano lo spazio antistante la cattedrale ..ci sono stati dei feriti...sono le 17 e 20"
Icaro"Ma guarda questi... cosa si fa per apparire..."
Voce dalla radio"E tu cosa avresti fatto?...te ne saresti andato come se non te ne importasse nulla?"
Icaro"Sono assolutamente disinteressato a queste cose...sicuramente qualche buontempone ha pensato di tirare un brutto scherzo a tuuta la cittadinanza dormiente di questo tremendo paese"
Voce dalla radio"Certo ..tu sei superiore ..non ti lasci ingannare...ad ascoltare le tue motivazioni sembra quasi vero quello che dici...ma non è cosi"
Icaro"M a chi sei ... cosa vuoi insinuare..e poi sei una voce...chi ti conosce...taci se no ti spengo"
La voce dalla radio"Hai ragione perdona il mio sarcasmo...ti dirò chi sono...io sono Fenonte
la voce che dal cuore arriva alla fronte"
Icaro"Si..si e io sono Galeazzo che di tutta un erba fa un sol mazzo...un mazzo cosi...tenendo pollici e indici uniti in modo da formare un tondo"
Brullo"hahahaha...ciao amico mio!"
Icaro"Dovevo sospettarlo..sei ancora tu...ma che vuoi...vai a fare qualcosa..non mi tormentare con i tuoi ragionamenti del cavolo."
Brullo"Nervosetti oggi è?Cos'è che non gira... a certo la telfonata della ragazza...che peccato...sono curioso di sapere cosa avresti fatto dopo il calice di vino e le chiacchiere"
Icaro"I cavoli miei...cosa ne pensi?"
Brullo"Naturale ...come l'altra i suoi..più semplice di così...ma le cose non stanno sempre come crediamo...tu sei sicuro che si trattasse di una lei solo perchè hai sentito la voce...ma potrebbe essere anche un lui-lei in trasformazione...la natura è variabilmente ingannevole"
Icaro"In quel caso me ne sarei accorto ...non sono stupido... e poi mi piacciono le donne"
Brullo"Non si può mai dire mai al piacere...quello che decidiamo di essere per il mondo sembra essere la nostra natura...ma spesso all'interno del proprio solitario mondo ...possono emergere cose impensabili...e allora si ricorre allo psicanalista..all'esorcista..al guru del momento ..o semplicemente si fa finta di nulla tirando avanti come un mulo la solita vita piena di contraddizioni"
Icaro"Ma cosa vuoi insinuare?A me piacciono le donne punto!Perchè devo pensare al piacere come dici tu...mi accontento di quel gran dono che madre natura ha fatto a tutti noi..sto bene..mi diverto e spero faccio divertire..no posso cercare altro"
Brullo"Hai ragione perchè cercare altro quando si ha tutto...però la telefonata ti ha in qualche modo incuriosito...pur parlando con una perfetta sconosciuta... ti eri portato avanti con i lavori..lo facevi per filantropia o per desiderio sessuale?"
Icaro"Entrambe le cose...e poi sono fatti miei"
Brullo"Certo amico mio...ma sappi che ogni incontro anche quello che ritieni più banale ...e sempre un evento che avviene e quindiimprevedibile per i risvolti...ricorda che da cosa nasce sempre altra cosa...la nostra volontà ci convince a cambiare quando riteniamo che quell'evento potrebbe mettere in discussione un intera esistenza fatta di convinzioni false...comprendere questo può aiutarti ad avere maggiore rispetto per i tuoi simili e anche più felicità"
La radio si spense e la voce svanì.


giuseppeciaravolo

martedì 2 settembre 2014

Spendete qualche centesimo al costo inferiore di un caffè

La cosa più insensata che può fare un autore è promuovere le proprie opere,un mestiere è scrivere vendere è un altro, cercare un editore disperatamente non aiuta ne a creare e ne a vendere,se fosse vivo Mecenate o Lorenzo il magnifico dei Medici non avrei esistato un istante a proporre le mie croste in lettere,forse m'avrebbero consigliato di cambiar mestiere perché l'arte delle lettere è difficile già in se , figurati a scrivere in versi,le dimensioni contano, più sei grande e più vendi, più vendi e più diventi grande,"maledette siano quelle dinamiche della civile esistenza"...scrissi tempo fa e non mi sbagliavo nel sostenere che pecunia e successo sono il vero melodramma della fantochimica letteraria.Leggete e moltiplicatevi questo è il sogno di ogni editore,il poeta giace al riparo da queste dinamiche fingendo di essere da tutt'altra parte, tenendo un occhio al testo e un altro al mercato cercando di ricavare il massimo facendo prostituire le proprie creazioni in ogni luogo.Questo non è un consiglio per gli acquisti difficilmente potrete comprare cio che sento io,ma la magia della letteratura consiste proprio in questo ,ogni lettore leggendo è autore di se stesso, qualsiasi sentimento suscitato dalla lettura è frutto del proprio parossismo, ciò che è particolare diventa universale e ciò che è universale diventa intimo particolare.Quindi non perdete tempo, andatelo a comprare.

giuseppeciaravolo
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lunedì 1 settembre 2014

La giusta direzione

Non ricordo
se a fare i primi passi
mi fu insegnato da qualcuno
o lo imparai da solo

da allora ne ho fatta di strada
molti chilometri, tante sbucciature
ostacoli e cadute
m'han  forse reso sveglio

mio padre già da allora
mi indicava la strada da seguire,
mai seguita un indicazione,
preferivo scoprir la vita
attraverso l'emozione

una lunga  corsa sugli  scogli aguzzi
incastrati nel mare mosso dalle incertezze,
la mia frontiera non aveva limiti,
era l'orizzonte

forse una direzione
non l'ho mai cercata
ripetere il percorso mi ha aiutato
a comprendere la labile vita delle orme,

strade deserte e campi incolti
accompagnavano la mia mente
nei lunghi viaggi della fanciullezza
dove ogni attimo

è musica , passione e movimento
difficile trovar la direzione
quando quel che cerchi
è solo in un brevissimo momento,

non temo di perdermi tuttora
ne lamento lontananza o pentimento
la strada fatta è il mio passato
difficile raggiunger l'orizzonte.

prima o poi
mi accorgerò
di aver sbagliato strada
e sarà troppo tardi per ritornare

a casa.


giuseppeciaravolo