domenica 28 settembre 2014

Copia e incolla

Non mi è mai piaciuto lavorare
tanto tempo sprecato
per guadagnare sempre di meno
tutto per raggiungere
un benessere
che è solo utopia,
stranamente più spendi
e più devi lavorare,
più lavori e più spendi
se sei stressato
dai ritmi frenetici
più di riposo cerchi solo svago
uno svago condizionato
dalla alienazione precedente
quintali di canne in fumo
ettolitri di bevande
prendere fiato un attimo
per immergersi ancora
nell'oscuro e odioso mondo
della prestazione a pagamento
l'albero della vita
e quello della conoscenza
sono solo parodie
per mistificare il nulla
troppo spesso questo ci appartiene
senza il quale ci sentiamo soli
una comunità, un gruppo , una fede
sono come antibiotici per il morente
il bisogno nasce non dall'anima
ma dal corpo 
qualunque cosa distogla l'attenzione
dal dramma della vita
è cosa buona giusta
e ci fa piacere,
un piacere che diviene
la condizione stessa
del nostro male quotidiano,
spendiamo interminabili ore
per un solo attimo di svago
sperando inutilmente che duri un po' di più
ogni sensazione cambia,
il correre del tempo fa si
ciò che profumava di lavanda
inizi a cambiare odore
avvicinandosi a quello dello zolfo dell'inferno
inevitabile il cambio di stagione
come la biancheria
l' amante
o la panetteria,
questi cambiamenti ci illudono
ad avere la speranza
in un futuro, 
un futuro che tende al crepuscolo del vuoto
si galleggia ancora
dimenticando in fretta
che nonostante tutto
pur si muore.


giuseppeciaravolo

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