sabato 19 marzo 2016

Nè al merito e nè al danaro

Questa mia anima
incartapecorita
non si stanca mai...
di risollevar  con le sue  dita

le nefande piaghe
che mi assillano
perchè ancora in vita,
avrei dovuto sparir già da fanciullo

nell'incoscienza dei primi
tormenti di stagione,
quando all' angelico addome
si sostituiva  il  pelo

da candido  com'era
al color più scuro come al pube,
uno sfioramento lieve
e una carezza

portavano alla gloria
i miei momenti intensi
che vibranti si estendevano
per tutti gli infiniti universi.

Non so perchè racconto a voi
quel che potete solo immagnare un poco
le sensazioni sono uniche
per ogni fottutissimo animale sulla terra

conosco il mio destino,
per questo resto fermo e non cammino,
procedere per forza non mi giova,
a cosa serve andare avanti?

Forse per  fare il capolinio ai fatti vostri?


Giùciaravolo



giovedì 17 marzo 2016

Ido marcio

Pronta la vespa
a punzecchiar la pulce
l'indaco della stagione
avanza bruscamente

tra uno spintone, una scusa
un capitombolo e una consumazione,
i veri amici se ne stanno a bada
a badar le proprie traversie,

i forum virtuali
sono veri cacatoi
verrebbe voglia di spalmarci sopra
un profondo silenzio stampa

il coprifuoco di signora ipocrisia
non lascia spazio alla piccola ragione,
per fare i conti in tasca
ad un futuro che è solo oblio.

Son franco e non desisto
il malumore è quasi un anestetico
alla follia del girotondo quotidiano,
perfino dar la mano mi  comporta sacrificio.

Vorrei e non vorrei
che tutto sparisse in un istante
solo la scarna letteratura
mi trattien lontano dal non mandare tutti

affanculo!


Giùciaravolo

domenica 13 marzo 2016

Lavoratori

Finchè sono in scacco
legati a giogo della continuità
sono soddisfatti e fieri
di essere occupati.

Appena questo cambia
iniziano a preoccuparsi...
non avendo più nulla al collo
sono inquieti, disorientati,

in preda al panico
fino allo sgomento
l'assenza della schiavitù futura
aliena ogni altra possibile soluzione.

La libertà dovrebbe appartenere
alle classi più abbienti
ma stranamente queste
son più schiave della precedente,

a suon di pecunia
s'ottiengono più miracoli
tanto da far la concorrenza
perfino a San Gennaro

decollato per la sua eccellenza
amato e idolatrato
più di Iside e Giunone,
ai poveri solo una misera estrema unzione

ai facoltosi un palco solenne
ed un posto in prima fila al cimitero
da li come su una rampa
pronti a raggiungere trionfanti e felici

gli eterni campi Elisi.



Giùciaravolo

venerdì 11 marzo 2016

Amici

I veri amici
te li ritrovi nel momento del bisogno.
Per questo sono diventato stitico.

I veri amici
te li ritrovi nel momento del bisogno.
Si! Il loro bisogno.

I veri amici sanno tradire
 meglio di quelli falsi.

L'unica consolazione è
che prima o poi
spariscono entrambi.

Giùciaravolo

sabato 5 marzo 2016

Alfred (racconto breve)

Alfred stava tranquillamente per affari suoi intento a giocare a war game col suo telefonino.Gli altri un po annoiati continuavano a ridere come scemi, sforzandosi di proseguire in quel divertimento con banali mimiche create per l'occasione.Le canne giravano più veloci delle cazzate che si raccontavano a turno.Ciascuno aveva un proprio repertorio da esibire enfatizzato dall'effetto della cannabis e dalle numerose bevute precedenti, un ingombro di sensazioni infantili e certezze di brevissima durata.Difficile quell'età quando si vuol proporre il proprio groviglio personale come scienza esatta.Per dimostrare una certa destrezza nelle cose si creano situazioni ridicole per far fronte alla monotonia agonizzante di ogni maledettissimo giorno.Sembrava tutto surreale, squallidamente surreale, in questa specie di asilo per giovani deliranti.L'unico a rimanere lucido era Alfred che all'insaputa di tutti gli altri aveva somministrato nel vino rosso portato per l'occasione un'enorme quantità di sonnifero e di lassativo.Una vera bomba chimica che da un momento all'altro doveva esplodere.In breve tempo tutto quello gran schiamazzo si trasformò in richieste continue del bagno occupato sempre da qualcuno.Molti finirono col farsela addosso per poi crollare in un sonno profondissimo subito dopo.Il piano aveva funzionato Alfred l'aveva fatta a tutti e continuando a giocare col suo telefonino rideva tra se come se avesse tra le mani un'armata nemica pronta allo scontro.Rimase a giocare ancora un pò di tempo quando ebbe una strana e sconosciuta sensazione,vedeva le sue mani trasformarsi in ali e il corpo si ricoperto di piume.Erano gli effetti da allucinazioni da lsd.Qualcuno aveva messo nel suo bicchiere a sua insaputa questo potente allucinogeno.Ignaro di quando gli stesse accadendo tentò di alzarsi in volo dentro l'appartamento calpestando i suoi amici e gli escrementi che avevano invaso quel luogo,.nulla di fatto non riusciva ci voleva più spazio.Fù così che tra deliri dovuti all'effetto e la strana fantasia che lo possedeva apri la grande finestra che dava sul selciato della strada provinciale.Spalancò le ali(braccia)gettandosi dal quarto piano di quell'edificio di color azzurro grigio finendo spappolato come un pomodoro maturo.Tutti dormivano beatamente e nessuno potè salvarlo.






fine
Giùciaravolo

venerdì 4 marzo 2016

Catalessi

C'è panico diffuso
un po ovunque,
la distrazione funge da anestetico
come certi discorsi,

fatti così per passare il tempo,
la mia anima
a furia di ascoltare
giace sopra un catafalco eccentrico,

non s'accoppia pur giacendo
molto meglio un bel culo
che un futile sorriso da gioconda,
tosto m'appresto a calar nel sonno

cullato dal suono di una vecchia  ghironda,
discorsi ripetuti a senso unico altrenato
mi lasciano imperplesso
preferibile un sonno lungo lungo,

piuttosto che ascoltar in silenzio
l'orgia di opinioni
che presume di governar senza vergogna
tutto l'universo.


Giùciaravolo