venerdì 5 settembre 2014

Al popolo USA

Negli ultimi tempi ho riflettuto molto sulla storia dei popoli e sulla loro evoluzione, la scuola mi ha fornito gli elementi base per avere una propria visione delle cose indipendentemente dalle indicazioni poste dai programmi formativi, grazie all'eccelente invenzione di internet e delle sue innumerevoli opportunità di informazione questa possibilità è aumentata in maniera impensabile con risultati superiori a qualsiasi aspettativa.Noi europei , sopratutto noi italiani a causa di una cultura che per troppo tempo è rimasta dormiente , priva di slanci innovativi ,ancorata alle tradizioni storiche restiamo indietro  rispetto  ad altri popoli che hanno saputo trovare quei valori universalmente condivisibili,per troppo tempo si è avuta l'idea di essere superiori culturalmente solo per aver ereditato una la storia.Sentire persone che parlano di rinascimento come proprio riferimento culturale mi fa sorridere,la storia è importante per l'identità di un popolo ma non risulta sufficiente per garantirne la qualità culturale, infatti a causa di una diffusa cultura del particolarismo di appartenenza, molte categoria di intellettuali si sono adeguati a questo blando sistema di fare cultura , altri costretti dagli eventi hanno preferito rivolgere altrove le proprie attenzioni , un pò come accadeva durante la nefanda avventura fascista che pur auspicando riforme sociali  provocò danni irreparabili all'intero sistema italiano.Mia madre a quei tempi aveva circa 11 anni e mi raccontava sempre di quando giunsero le truppe americane  a liberare Napoli  che in parte era già insorta contro lo spietato regime nazista, lei ricordava sempre una cosa...le colonne di carri armati e le truppe che lanciavano cioccolata come babbo natale, un popolo costretto dall'infamia dell'assurda guerra a subire ogni tipo di violenza e bisogno,in particolare ricordava il lancio di un soldato di un grosso pezzo di ottima cioccolata che giunse proprio nelle sue mani, difficile dimenticare queste cose quando si ha solo 11 anni.Grazie agli  aiuti offerti dagli USA  la gente privata di tutto  potè  ridare la speranza alle nuove generazioni, il tempo poi ha fatto il suo corso e le cose sono andate sempre meglio, grazie a questa solidarietà che a parere di qualcuno è solo apparente noi oggi possiamo ritenerci liberi.Nel popolo USA questi eventi sono motivo di  grande orgoglio , personalmente ritengo che  non sia l'unico motivo , basti pensare ai grandi divi del cinema   ai colossal e alle novità in tutti i settori, un paese vivo che vuole scommettere su se stesso senza e riuscire comunque a dare un senso alle proprie cose,questa dialettica è fondamentale per il progresso in ogni settore, la capacità deve essere premiata è questa la carta vincente  del popolo americano.In Italia  le cose stanno diversamente, qua non conta se sei un tipo in gamba e sai svolgere bene e con passione il tuo lavoro, spesso si viene ostacolati proprio da chi dovrebbe garantire lo sviluppo , frutto di una dialettica oligarchica e antiquata che vive solo delle proprie convinzioni, un po come accadeva nel medioevo dove i feudatari avevano diritto su tutti .Molti giovani vanno negli USA per trovare "fortuna" come si è sempre fatto da due secoli a questa parte, la fortuna non è vincere al gioco o guadagnare tanti soldi ma scommettere su se stessi e vincere con le innovazioni, in questo gli USA sono i veri protagonisti, la stessa cultura riflette di queste dinamiche, buona parte degli intellettuali italinai dormono su posizioni comode al salotto politico in beffa  a tutte le altre opportunità.Dove sono Moravia , Calvino e Fellini?Chi sarà in grado di prendere il loro posto?


 

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