lunedì 15 settembre 2014

La solitudine dei numeri ultimi

Di come si viene al mondo
è  una cosa certa
ma di come si diventa ultimi
non è sempre per scelta,

se nasci in Primavera
il tempo è a tuo favore
ma quando giunge inverno
a cosa serve un fiore?

così nell'avvicendarsi delle stagioni
gli uomini stagionano
le proprie ossa
una crema e un deodorante

perparano  profumo alla fossa,

sarà che per mia scelta
non invidio   i  beni o la ricchezza
qualunque cosa accada a costoro
aggiunge sempre più sapore alla tristezza

difficile immaginar
chi cerca un posto per dormire
gli ultimi sono destinati
a morir per primi

forse la morte
non è la maggior preoccupazione
reperire un pasto o una colazione
da un senso all'esistenza stessa,

la soddisfazione
in entrambi i casi
è un emozione umana
una bottiglia rara è come una banana

difficile stabilir la quota
con la livella o con la squadra
la differenza esiste sempre
come tra la pulzella e la traviata,

nessuna condizione
pone limiti a se stessa
di bene o male che si dica
esiste sempre il peggio come il migliore

una voce non è mai la stessa
timbri e suoni per ognuno
sono particolari
piangere di gioia o gemere

sembrano la stessa cosa
la differenza regge
dallo stato delle cose
ad un malato ricco

candide lenzuola bianche
al profumo di lavanda
allo straccione un cartone per detersivi
col tanfo di una fogna

queste differenze son palesi
tutti vogliono morire ricchi
come se in quell'attimo
ci fosse differenza,

certo vivere nel lusso
a chi non piace?
ma siamo veramente certi
che quel che piace non sia una gabbia?

peccato che si muore
una volta sola
forse avremmo già capito
che questa vita

non ha differenze in fondo


giuseppeciaravolo.

Nessun commento:

Posta un commento