domenica 5 marzo 2017

Cothurnata

Zenon che come il vento
cambia opinion secondo
umor proprio o d'altrui
così da celar suo sentimento,

trovavisi in un certo punto
tra l'Hde e il Mar morto
dove le strade convergono
in un sol luogo dove nessuno ha torto,

apparve come in sogno
la candida Sophia
odiata e bistrattata
dagli uomini e dagli dei

che preferiscono conservar
il proprio privilegio
a torto di ragion
celando il proprio sterile malcontento,

Ascoltami disse la candida
per un giorno potrai finalmente scegliere
tra miriadi di soluzioni
il tuo percorso,

senza aver bisogno d'altri
e nè di suppliche e interventi superiori
cio che troverai cambierà te stesso
e il mondo.

Gli dei indispettiti
calarono Sophia dentro un pozzo
riempendolo fino all'orlo
di catrame e sudiciame.

Per tutta la giornata
apparvero a Zenon ogni tipo di deità
ora sottoforma di animale ora di dolce fanciulla
perfino con il corpo di una salamandra,

tutti volevano rivelato
il segreto della candida
che per l'eternità gli era stato celato,
promesse ori e onori

non rapirono il cuore di Zenone
che in cuor suo pensava finalmente
questi dei sono dei poveracci
se chiedono servigi ad un condannato,

la cortesia si trasformò in ira
Zeus per primo scagliò una saetta
per folgorar il villano che fino a poco prima
era un inetto pronto a vendere la madre

per  salvar la propria vita

questa per strana combinazion
fu deviata verso il mare
dove Poseidone stava prendendo un bagno
insieme a trecento ninfe,

la saetta lo colpì proprio là
dove non batte il sole
dal dolore scagliò il suo tridente verso l'alto
Eolo lo deviò con un soffio

deviandolo verso Marte
che in quel preciso istante
stava duellando con Eone
per aver perso a carte e non pagare,

il tridente lo prese all'anca
e dal dolore questi rispose
tirando al sua lunga lancia
in direzione opposta,

Eolo soffiò nuovamente
deviando la traiettoria del lungo astone
verso l'ignaro Ermes che nel contempo
s'era appartato con Adone.

Apriti cielo!

L'olimpo fu sconvolto
in meno di un secondo
gli dei uno dopo l'altro
giunsero al capolineo.

Sulla terra le cose non andavano diversamente,
ciascun governante secondo il proprio intento
muoveva guerra all'altro senza trovar ragione
e nè discernimento.

In breve la terra fu spazzata
da tutte le presenze
ivi compreso l'impavido Zenone
Eolo soffiò così forte

da ridurlo in polvere
ed affidarlo ai quattro venti
dopochè morì di crepacuore
per aver a lungo soffiato.

Per sette secoli
la terra fu coperta di cenere e lapillo
finchè un giorno il sole
spinto dall'amore di Calorinda

stese su tutta la devastazione
un pietoso velo di luce  e calore
così da consentir alle semenza dormienti
di riprendere un ciclo nuovo

senza intermittenze.

dai resti del povero Zenone
nacquero grossi gigli
e da questi nuovi esseri
dotati di grande cognizione,

appena giunti all'età matura
seccarono per effetto della calura
rimandando il tutto al dopo
con la speranza di un' età più duratura.



Giuseppe Ciaravolo

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