mercoledì 6 aprile 2016

Colica italiana

Per Bacco quanta cupidigia
in giro qua e la per la statale
un ingorgo a becco d'anatra
annuncia l'ingresso
sul lungo serpentone italico

poche luci e tante passeggianti,
il solito idiota della domenica
con moglie a casa e figli a carico
cerca copula vicino alla discarica,

un fetore immondo
che invade anche l'anima
il caporale ha dato
le sue disposizioni al boccia,

grattandosi le palle
all'albero della soddisfazione,
un inutile contorcersi
per gli aerofagi disposti a tutto
pur di esprimere il proprio intento,

Perfino Giano il bifronte
si guarda tutto intorno perplesso
dietro l'albero un vecchio porco
fa il verso del canguro alle giovinette,

un ignorante insegna ad altri
a ripetere la stessa stortura,
purtroppo dietro un imbecille
ce ne sono sempre tanti che lo seguono.

Questa specie di terra chiamata Italia
è diventato un vero cacatoio
oltre alla melma locale
se nè aggiunta altra di provenienza ignota
la puzza stringe come la garrota,

certi poeti vanno presi con le mollette
e lanciati oltre il cosmo
in modo da non risentir più i loro versi
che fanno concorrenza solo al porco,

un vantarsi del nulla
quando non si è niente.
I saccenti sono ancora più pericolosi
tirano per le budella Socrate e Platone
secondo i propri vaneggiamenti,

non mi meraviglia
se al governo abbiamo un asino
e all'opposizione un branco di cani
pronti a prender l'osso dalla parte giusta,

schiere di cialtroni
disposti a tutto
pur di apparire come madonne
in piena luce celestiale.

Tutto questo mi disgusta
mi verrebbe voglia di spaccare il mondo
dividerlo in miliardi di pezzetti
e buttarlo giù nel fosso di un buco nero
insieme a Giove e alla moltitudine delle divinità.

Uno sterco di cavallo
ha più profumo di certe corbellerie
spacciate come sante verità
"In alto i vostri cuori"

è scritto in qualche tomo,
l'adetto ai lavori
lo legge in modo altisonante
per sciami di locuste
col portafoglio sempre pronto,

certi  e arciconvinti di essere nel giusto
per dar disposizioni e cariche
ai meritevoli della propria cerchia
fottendo in un solo colpo

sia il prossimo che il futuro
che nel bisogno  d'ottenere
spera... spera...
e intanto...aspetta...aspetta.


Giùciaravolo









Nessun commento:

Posta un commento