venerdì 19 agosto 2016

Le colline non hanno le punte aguzze

Nei segreti ho riscoperto
quell'arte antica
di celar il palese
con i segni d'ombra a cono,

come lo gnomone
m'appresto ad indicare l'ora,
il punto ed il parallelo
col sole puntato sulla fronte,

delle vicende umane
poco rimane,
la solita retorica del giorno dopo
a lungo stanca,

nei libri si raccontano solo fandonie
s'aggiusta il tondo per farlo diventare quadro
e l'alabastro  s'assottiglia
come fosse pan grattato,

al diavolo le corbellerie
di certe diciture stanche,
al diavolo la logica delle teorie
che come i palloni tentano di volare in alto,

in basso dietro le ombre dei pennoni
ansima sottile la voce fioca
dell'ultimo viandante
pronta a maledire ogni istante,

la grazia non viene dal cielo
e nè da sottoterra
non esiste nemmeno oltremondo,
non c'è pace senza guerra,

ahimè che mondo infame!
Vivere ogni giorno non è una scommessa
ma una condanna
quando al ridere resteranno solo  ossa,

cumuli di carcasse
ammucchiate alla meno peggio
come legna da ardere
pronte a prendere il posto

nel loculo assegnato.
La civiltà muore per mano della prepotenza
acrobati buffoni pretendono di dettare legge
senza obbedire a regola.

Le strade son piene di barboni
a questi s'aggiungono gli immigrati
chiamati profughi per convenienza
catapultati come letame nelle strade,

per ricavar profitto da chi non ha speranza
ma solo diritto
Perchè in questo paese bisogna garantire
a tutta questa transumanza,

un alloggio e un vitto
una ricarica settimanale
e qualche film porno
per creare altri schiavi del giorno dopo.

Maledetta questa terra con tutti i suoi abitanti
le ossa dei miei avi ribbollono nel sangue
avide canaglie fottono il futuro per pochi ceci
somministrando un buonismo

che fa diventare ciechi.





Giùciaravolo










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