giovedì 14 luglio 2016

Euforia d'estate

Candida nel vento
imprendibile e labile
come una nuvola 
ammalata di meteoropatia
non t'accorgi del mio
libaggiare col sangue
ormai sono secco
il vento ha asciugato l'ultima lacrima
non mi pento e ne mi vergogno
perchè amo senza condizione
e pur non corrisposto
sprofondo nel silenzio dei miei silenzi,
non faccio versi
perchè non sono un porco
ne tantomeno spero in un tuo
improbabile ritorno,
godo mentre attendo e odo in lontananza l'eco
scandito dal ritmo dello stillare
a goccia a goccia
del mio vermiglio succo.
Perdere in partenza
non distoglie il mio desiderare
perchè anche se muoio
lo faccio isolatamente.
Questo sentire così profondo
m'appartiene e l'immagine
che sfugge ad ogni controllo
producendo dicotomia tra dare e avere.
Probabile costruzione
dell'ennesimo castell per aria
finito in macerie
ancor prima d'esser completato.
Poco mi rimane d'aspettar
perchè nell'attimo sei gia cambiata,
non sei più la stessa
e tutto quello che sentivo
sa di pesce lesso.
Giùciaravolo

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