mercoledì 8 ottobre 2014

Non credo

Non credo
che basti solo credere
per risolvere
magicamente tutto,

non credo
nella solidarietà
delle persone
senza un fine utilitario,

non credo
nell'amore eterno ed incondizionato
di una mamma,
spesso questo si evince

solo quando figlio muore
tralasciando in parte
le sofferenze quotidiane della prole
per più appetibili impegni,

non credo nella fratellanza
perchè benchè simili
siamo tutti dannatamente
soli e differenti,

non credo nella legge d'attrazione
perchè a qualunque desiderio
s'aggiunge sempre e inevitabilmente
cocente delusione,

non credo nelle persone
che vivono nell'agiatezza
che possano fare qualcosa
per i bisognosi,

non credo nella povertà dei mezzi
che troppo spesso
si fa coincidere con umiltà
e santità in campo,

la disperazione e la necessità
sono destrieri impazziti
che travolgono tutto e tutti
oltre al bisogno s'aggiunge sgomento,

non credo che la poesia
sia linguaggio universale
le parole ingannano sempre
lasciando trapelare qualche accenno di verità,

non credo nell'amicizia
per affinità elettive
troppo spesso si
è costretti e non per scelta,

dover venire a patti
con un sistema
che ti vuole all'interno di un gruppo
o una fazione,

annichilendo per un pò
quella disperazione interna
t'affianchi ad altro disperato
credendo di superar problema,

non credo nella bontà del cosmo
violenza e sangue
e morte sono ingredienti
necessari alla vita,

come l'aria, il pane e l'acqua
per questo motivo
nessuno può essere redento
la materia impone sacrificio ed uccisione,

per vivere ogni giorno
necessitiamo di alimentazione
che provenga d'animale
da frutta o da verdura e ortaggi

crea poca differenza,
i nostri stomaci famelici
divorano per natura propria
fare una preghiera,

un inchino o un ode
non aggiunge meno sofferenza
alla cosa trasformata
per alimentazione,

non credo nella forza
come mezzo per sopravvivenza
perchè sopraffazione
crea più disagio e sofferenza,

non credo nei miracoli
per grazia ricevuta
non ho mai visto
ricrescere un arto ad un monco

o riprendere la vista ad un cieco
che non avesse già gli occhi
queste magie sono
come specchi per allodole

ad ogni manifestazione
s'aggiungono migliaia di credenti
che non saranno mai graziati
in questa lotteria dai premi incerti,

non credo nella famiglia
come cellula principale
del vivere civile
e dell'evoluzione sociale

troppo spesso
all'interno di queste piccole gabbie
c'è più vilenza e inganno
e sopraffazione che in conflitto mondiale,

non credo nella sincerità dei bimbi
che presto apprendono
come ottenere ciò che vogliono
perchè consci di essere accuditi

in quanto tali
a cui il genitore corrisponde
sempre più spesso
per dar ragione e senso

a qualcosa che crede
ma di cui non ne conosce il vero.

Non credo in me stesso
perchè sono uno , nessuno e meno uno
difficile definire un fiume che scorre
la moblità del flusso

rende impossibile
qualunque analisi precisa
solo convinzione ti convince
sbagliando sempre previsione.

giuseppeciaravolo


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