domenica 5 luglio 2015

La grande bruttezza

Se fossi completamente vivo
non scriverei per nulla,
perchè interessato alla vita
se fossi totalmente morto
non potrei scrivere affatto

Scrivere è vivere e morire
oltre i limiti imposti
da materia , spazio e tempo,
un non luogo
dove io e me stesso sono indefinibili

chiunque racatta quello che più
gli conviene per costruirsi
l'ennesimo feticcio da adorare,

credere e adorare servono giusto
per tenere a mollo per brevissimo e fallace tempo le infrangibili paure dell'ignoto,

paure che fan muovere
montagne di paure
finchè soffochi
per qualcosa che non esiste,

questa forza gravitazionale
è proprio grave,
bisogna sbattersene
cercando di volare

sputando sopra tutti questi precetti
che dell'individuo fanno l'uomo
e di virtù i suoi difetti
nessuno può insegnare a nessuno,

perchè vivere e morire
è argomento esclusivo di ciascuno.

Al mare vedo tanti culi nudi
e forme di geometrie non euclidee
la perfezione è una metafora del gusto
a ciascuno il proprio marchio
in forma di tatuaggio

giovani e meno giovani
s'accompagnano tra  un vociferare sordo
e un tiro al pallone in acqua
tutto per celare il bisogno naturale
di pisciare facendo finta di nuotare,

una cloaca immensa
dove tutti noi insaccati
dalle viscere variegate
cerchiamo un rinfresco
che vien solo dal nostro interno,

una sozzura condivisa
come tante altre
di questa umanità morente,

meglio andare a largo e pisciar da soli.



giuseppeciaravolo

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