mercoledì 23 dicembre 2015

Ai caduti

Guardo questa parete piatta
e già mi trovo
tra la calce polverosa
incontro le sagome ingombranti

dei caduti in guerra,
che strano.
Non credevo che le battaglie
fossero gare a caduta.

Certo in quell'attimo
quando qualcosa ti trafigge
o ti esplode il corpo
o ti disintegra ancor prima  di capirlo,

la smetti di giocare
per prendere posto
tra i disoccupati eterni
del vuoto polveroso,

tutto tace,
nessuno sussurra
nemmeno una lacrima di azzurro mare,
viene consumata per l'evento,

sarà così...
forse si cade veramente
dal guscio di questa bolla di sapone sospesa
per ritornare al nulla come prima,

ridicole manifestazioni d'affetto
colme di smorfie, lacrime a tempo
e commozioni da consumo
lasciano in breve il passo,

alla bolla che deve andare avanti
come uno spettacolo di mimi senza scena,
in cui tutto si vaporizza nell'istante,
per andare ancora avanti...

ma avanti dove?
Un pettirosso rosso
ha lasciato le ali
sopra il filo spinato,

una lucertola ha raccolto
le poche piume rimaste
per addobbar il proprio abito da sposa
anch'essa deve andare avanti...

senza sapere dove.


Giùciaravolo

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