domenica 5 giugno 2016

Al molo(Cesenatico)

Lungo il canale
che dall'interno giunge
al mare aperto
soffia un leggero vento

in senso contrario alla corrente,


lunghe scie di argentei avannotti
seguono quella direzione
pronti a prendere il largo
in ogni direzione,

uniti per confondere le acque
ai terribili predatori
del mare del cielo e della terra
qualcuno muore qualche altro no.

Le bitte allineate sul candido selciato
sono martelli senza punta
e senza scopo stanno ferme
in attesa che si attracchi ancora,

vecchie bagnarole
dai colori fatiscenti
si consolano all'ombra delle reti
rimembrando i propri nomi,

sui fianchi i segni
della continua lotta
tra salsedine e vernice fresca
tra liquido e solido,

più in la un paranco arrugginito
e al suo fianco
un mezzo marinaio
rotto e rinsecchito,

i bagnanti stanno dall'altra parte
pronti a fare i conti
per il prossimo venturo,
l'obbligo è spremersi fino all'esaurimento,

code lunghissime di autovetture
fanno lunghi girotondi per cercare
un posto all'ombra ed uno al sole
spendendo così le proprie ore di riposo,

il sole verso sera
sembra voler lanciare l'ultimo anatema
con la promessa di un nuovo giorno
ancora più afoso del precedente,

un piccolo escremento
galleggia nel rio verdastro
indeciso alla direzione
consapevole d'esser gia stato digerito,

e in attesa di una nuova sistemazione.

Giovani ubriachi fanno la corte
a vecchie baldracche
l'allegria anestetizza per un poco
lo sgomento di una vita senza senso,

un gabbiano rotola
nel bidone  dell'indifferenziato
in cerca di un pasto certo
senza pagare il coperto,

giovani avvenenti dai seni prosperosi
danno inizio alla stagione degli amori
dietro le quinte aquile e avvoltoi
pronti a far banchetto di nuovi freschi fiori,

scivola leggero
il mio sguardo silente
sulle cose già passate
e per autoconvincimento

decido di non partecipare.


giùciaravolo

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