sabato 22 novembre 2014

Vero e faceto

Quanta letteratura vera
dimenticata dal tempo e dall'oblio,
sostituita dai romanzetti
neri e rosa e dalla petulante moda di leggere per sentito dire,
leggere è imperativo
è atteggiamento di buon costume,
comprendere la trama in un testo
non è ardua impresa,
una letteratura mordi e fuggi
poco impegnativa
e dai risvolti spesso inesistenti,
in questa è molto simile alla televisione
tonnellate di bugie
con lo scopo di sedare il lettore
non più amor del vero
e ne immagini d'emozione,
semplici iniezioni sedanti
composte da probabili accidenti
dall'effetto misurato
per non turbar quell'intelletto piatto che deve rimanere tale,
le bugie hanno le gambe corte
le verità son monche
nessuno si domanda più il perché
forse qualcuno lo fa
ma nessuno gli risponde,
probabimente si vuol proteggere l'incanto
di una lettura terapeutica
che non sia poi cosi invasiva
seguire il corso delle idee
per diventar muli silenti,
e cosi tra gli scaffali pieni
trovi autori e libri insieme
esposti come merce in saldo,
non mi meraviglia
che tra questi ci siano
falliti attori ed ex panettieri
scrivere per scrivere
non rende omaggio
a quella esigua schiera
di scrittori veri
forse la cultura è morta
e questi autori ne celebrano
una messa solenne
affinchè mai più ritorni
copiare stile e trama
è uso assai frequente
dimostrazion del vuoto
e dalla mancanza di argomenti
difficile digerire
questo putrido fiele di zebra
meglio andare per i campi
e rincasare a sera
sperando in qualche accidental evento
che possa suscitar quell'emozione intensa
di scrivere un racconto
con verace sentimento
e non con abbuffate di parole strane
estorte a suon di botte
dalle pagine di un vocabolario
la lingua stessa si contorce
a ripetere quello strazio.
giuseppeciaravolo

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