martedì 19 agosto 2014

Il web"male incurabile"

Il web "un male incurabile"
Fortunatamente mi accade sempre qualcosa che mi fa aprire gli occhi o chiudere secondo il susseguirsi degli eventi quotidiani.Da tempo mi chiedo il perchè di un postare continuo quasi come se il mondo attendesse la nostra rivelazione quotidiana per sopravvivere ai suoi ritmi troppo blandi e obsoleti,certo che per fare un pò di movimento in queste silenziose e noiosissime serate estive un "buon post" quotidiano è terapeutico e salva quell'armonia creata all'interno di questi megacontenitori di ogni opinione.A volte mi chiedo , ma è proprio necessario comunicare quello che si sta vivendo?Qualcuno potrebbe rispondere per cortesia mettendo un like o addirittura commentando.In tutti i casi noi siamo questo .Cerchiamo una conferma che forse non arriverà mai, una gratitudine che scade in pochi secondi e già si immagina cosa scrivere nel prossimo come un racconto a puntate come ci ha dolorosamente abituato la nostra cara vecchia televisione, e così fiumi di opinioni, commenti, corsi, ricorsi ,concorsi e soccorsi occupano il vorticoso spazio dell'apparire e via con foto annunci separazioni on line e morte come se questo fosse il palco della vita con i suoi mimi e le sue figure, una sceneggiatura dal soggetto multiforme mai uguale ma monotomamente stanco.Igruppi di preghiera fanno uguale ripetendo il monotono rosario per ore intere magari continuando cosi è normale che poi si vede la madonna anche nel bicchiere , e noi protagonisti di un futuro che è già sciolto ci consoliamo con abbracci e baci ripromettendoci amicizia fedele e gran decoro,forse ha ragione la vecchia del palazzo , con questi meccanismi nessuno fa più all'amore, nessuno sente cosa dice l'altro perchè preso dall'indotto dell'apparizione.Non lo so amici miei, biasimatemi pure se lo ritenete giusto ma non posso farci nulla io dico sempre quello che penso .
Curiamoci dall'agonia del post scioperiamo per veder cosa succede, noi siamo ignari che sulle nostre voci si dissetano tiranni e fiere.
Un abbraccio con la speranza di farlo materialmente a tutti.

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