venerdì 28 agosto 2015

Canto 1 IL TERRESTRE

Di com si viene al mondo
non è un gran mistero
dall'attrazione alla copula
e dalla copula alla nascita

il dado è tratto.

Siam tutti figli una mamma
non ha importanza se questa è santa
oppure troia
solo i babbi hanno il  privilegio

di toccar là dove non le batte il sole.

Certo la stirpe è antica
come la storia di questo mondo
mi raccapriccia l'idea
d'essere stato una cipolla un tempo

o altra forma d'esistenza.

Questa di uomo poi
lascia molto a desiderare
di perfezione ne vedo poca in giro
il pensiero d'esser creato mi fa rabbrividire,

meglio pensar ad una sborrata cosmica.

Le differenze in questo ambito
le creiamo solo noi
da un lato i credenti
e dall'altro gli scettici

anche il bosone è combatutto da come definirsi.

l'idea di metter al mondo altre sofferenze
oltre che insensata è raccapricciante
meglio sostenere con lealtà
il proprio desiderio di concupiscenza

per non nutrire una speranza vana.

miliardi di nascituri
sono scaraventati nel turbinio del mondo
esseri innocenti perchè non hanno scelto
costretti dalla storia a far da cavia

per gli esperimenti dei propri genitori.

così ne muoiono a migliaia
senza aver goduto nulla
una vera beffa
essere invitati e poi sbattuti fuori a calci,

ma noi siamo terrestri e questo è normale.

Per ogni singola cultura
l'ordine è perentorio
fai dei figli  e sarai benedetto dal signore
gli sputerei in faccia a questo infame

che dell'amore ne fa schiavi della fame.

dio è una necessità
per pochi eletti
sono sempre gli stessi
quelli che voglion far credere

quello che gli fa più comodo.

Meglio il letto di Sophia
scomodo, oltraggiato
ma libero almeno per un poco
dall'immondezzaio del sopruso legalizzato

l'inferno e il paradiso son balle per lattanti

l'albero della conoscenza
ha frutti amari
è proibito e posto in luogo con inganno
l'imbroglione ha sempre ragione

chi sbaglia è sempre un altro.

quintali di sciocchezze
spacciate per verità
per assecondare l'ingiustizia nel mondo
e celebrarne l'impunità,

maledette siano tutte le menzogne

Nelle religioni trovi le cose più ridicole
morti che parlano
camminatori del cielo
maghi sempre più ruffiani,

un insieme di saltimbanchi dal retogusto goffo.

un tempo scrivevo
il tempo non esiste per i nullafacenti
e non mi sbagliavo
quelli con troppi impegni o lo sprecano

o l'ammazzano a suon di pugni.

Questa vita è un sogno
o un incubo
non si risolve col credere
e ne col capire in fondo,

si vive cercando di vivere ancora.

  ...


Giùciaravolo


Nessun commento:

Posta un commento