domenica 16 agosto 2015

Venere è sempre e solo giovane

Quant'eri bella
distesa su quel prato
non eri mia
e forse non lo sarai mai,

sotto le tue braccia scoprivo
il giovane pelo appena tagliato,
e le tue forme tondeggianti
permeavano profumo e delizia di vita

non ti sfiorai nemmeno
eri occupata come quando accade
per la ritirata
trovi sempre chiuso 

e intanto te la fai addosso,

in questo caso fosti mia
senza che nessuno e nemmeno tu
t'accorgessi di questo mio impeto nascosto,
ormai sono secco e decadente

prossimo per il fuoco dell'oblio,
man mano che la morte s'avvicina
riscopro quel sapore antico
di passioni e membra,

sempre nuovo mai uguale
non soffro per amore
e ne anelo all'autocompiacimento,
le sensazioni son dardi scagliati

dal nulla e proseguono
chissà da dove
in direzione del vento 
che mi sfiora,

tutto in meno di un secondo
per ritornare ancora
nella mia agonia compiacente
questa Venere è una grande traditrice,

ed io solo un povero deficiente.

giùciaravolo

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