sabato 12 settembre 2015

Una serata fuori portata


Erano circa le sei meno un quarto.Sandro uscito dalla doccia fredda si preparava ad uscire come al solito.La moglie Graziella leggeva tranquillamente il suo romanzo preferito.
Sandro«Amore esco vado a fare la solita partitina di poker con Tanzio e karl, siamo da Paolo.Farò un po tardi non mi aspettare come al solito.»
Graziella«Vai amore e divertiti.Mi raccomando non perdere come al solito.»
Sandro«Non sono mica un pollo?»Guardando la moglie con severità.
Graziella«Sarà, ma proprio in queste occasioni si perdono tanti soldi con la prospettiva di guadagnarci.»
Sandro«Adoro la tua saggezza.»Baciandola sulla fronte
A qualche isolato di distanza l'attendeva Paola l'amica del cuore, vera amazzone del sesso, una vera esperta in materia di trasgressione oltre che insaziabile donna dalle mille voglie,la classica amante che molti mariti immaginano di avere almeno per una notte.I due si abbracciano intensamente come due fidanzatini alle prime armi, una patetica scena che si ripeteva ogni martedì sera,e quello non era il primo e nemmeno l'ultimo.Insieme giravano per la città in cerca di emozioni,il sesso era scontato ma l'esperta Paola inventava sempre qualche nuova variante per dare un senso e un sapore diverso ai propri amplessi.Dopo aver girato in largo e lungo tutta la città ripetendo lo stesso percorso più volte s'infilarono in una discoteca.Karl li attendeva per bere qualcosa insieme e poi andare via per conto suo con la sua ragazza di giochi.Quest'ultimo aveva una vera e propria mania del tradimento.Ogni tre settimane cambiava partner perchè riteneva che alla terza settimana le amanti pretendevano di far le mogli, e lui certamente non cercava un' altra moglie.Strizzò l'occhio al vecchio compagno di merenda come per intendersi sull'alibi da dover raccontare alle povere cornute.Paola dimostrava una certa insoddisfazione aveva voglia di fare un bagno trasgressivo e quel locale era per lei troppo squallido e banale.
Paola«Che palle andiamo?»
Sandro«Dove?A casa tua?...non vedo l'ora.»
Paola«No bello .Stasera si cambia menù..ti porto io..è una sorpresa.»
Guidava lei e ad un certo punto invito il suo compagno a coprirsi con un sacchetto nero di stoffa.« Ci siamo quasi ti chiedo di pazientare ancora un po.Vedrai sarà una sorpresa meravigliosa.»Sandro annuì facendo un breve mugolìo.Giunsero all'interno di un parco di un' antica villa nobiliare con giardini rigogliosi e lanterne antiche che indicavano il percorso.Una volta entrati furono invitati ad indossare alcune maschere e a prendere un certo numero d un'urna.Iniziò la lotteria a Paola capitò il 37 e per le regole del gioco doveva accoppiarsi col 73 .Sandro invece prese il 34 e doveva aspettarsi il 43.Dopo una ventina di minuti furono fomate le coppie a Paola capitò una donna, per lei non faceva alcuna differenza, l'eccittava l'idea che fosse una sconosciuta.Sandro fu invece più fortunato le capitò una bella donna dalla corporatura perfetta.Iniziarono le danze i corridoi furono invasi da mugolii di vario genere sembrava una foresta di animali in preda al delirio.Sandro con grande delicatezza amò quella donna senza chiederle il nome.Fù sorpreso dal non sentirla mugolare come le altre,chiedendole più volte se aveva delle preferenze prticolari.Lei annuiva a tutto.Sandro pensò che fosse sordomuta.Una gran bella sordomuta.In quel momento balenò nella sua mente una certa malinconia, pensava alla povera Graziella da sola in casa a leggere, stava per commuoversi ma l'eccitazione superava la vergogna.Dopo una buona oretta tutti si ritrovarono al piano di sotto .Tutti mascherati sembrava un carnevale fuori stagione.Paola e Sandro Presero la macchina scomparendo nel buio della strada di campagna.Dopo un paio d'ore arrivò finalmente a casa aprì la porta lievemente per non svegliare la dolce e ignara Graziella.Senza far rumore si versò qualcosa da bere e mentre sceglieva la bevanda vide in lontananza non tanto ben nascosta una maschera simile a quella che aveva indossato lui qualche ora prima.In quel momento capiva di essere stato un cornuto e chissà da quando.Bevve quel liquore dolciastro e andò a dormire sul divano
FINE
Giùciaravolo

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