mercoledì 16 luglio 2014

Alexander Capitolo 5


L'oro del saggio

Quella piccola imbarcazione proseguiva il suo lento viaggio scandagliando le onde
di quel gran mare come fosse una lama taglientissima che affetta il pane, poco lontani dalla costa , tenedo sempre in osservazione l'orizzonte per individuare eventuali vascelli o imbarcazioni pirate e quindi riparare a terra qualora ce ne fosse stato bisogno.Questo sistema a parere del capitano garantiva una maggiore protezione dell'incolumità rispetto a quella in mare aperto.Così al correre del giorno alla notte e questa al giorno successivo trascorrevo in religioso silenzio le mie ore giovanili riflettendo su quelle esperienze che mi conducevano a pensieri profondi sul gran mistero della natura delle cose.Mi rendevo conto di essere ancora agli inizi perchè qualsiasi forma ignota di conoscenza o di altro suscitava in me una maggiore volontà per comprendere il modo di relazionare queste e creare un unico percorso proprio come la strada che si percorre per raggiungere un luogo stabilito, in questo caso è molto semplice perdersi magari girando intorno ad argomenti e senza riuscire a trovar nulla di convincente, il tempo per queste cose non è mai abbastanza ,spesso i nostri desideri ci fanno anelare cose che alla ragione sembrano impossibili e pur accade che queste si verificano come per magia nella realtà, una grande gioia permea il nostro animo per aver raggiunto quel traguardo ma allo stesso tempo una nuova domanda pone un altro orizzonte e un nuovo desiserio accresce la voglia di scoprire .
Spesso mi chiedevo quale fosse il senso di tutta questa ricerca, se si trattava di un capriccio giovanile destinato all'oblio col passar del tempo o di qualcos'altro di più profondo forse inspiegabile con la ragione.Così tra i miei pensieri cercavo una verità che non fosse solo convinzione auspicando di trovare altre ragioni che ne formassero corpo ,in questo mi aiutò magicamente la fantasia che rende visibile l'immaginato e possibile ogni forma astratta.
Giunti ad Alessandria e sbarcati al porto notai una moltitudine di piccole sagome che si muovevano frettolosamente da un punto all'altro del grande mercato adiacente al molo , sentivo un gran sussurrare di voci e di suoni che rimasi per un pò stupito , essendo abituato al silenzio e a piccoli mercati dove si conosce quasi tutti e ci si chiama per nome , li mi sentivo fuori luogo e non era una banale constatazione, più ci avvicinavamo e piu quel vociferare aumentava simile ad un enorme sciame d'api , persone di tutti i tipi contrattavano mercanzie stabilendo il prezzo in un susseguirsi di intonazioni tirate fuori con tutta l'aria dei polmoni.Proseguimmo senza fermarci per una destinazione che diventava sempre più lontana, le indicazioni forniteci dal mercante in esilio risultarono errate o perlomeno inesatte, il tempo e l'operosità degli abitanti aveva trasformato quella città , in qualche modo dovevamo trovare quei libri era un obiettivo importante per noi .Grisilio senza perdersi d'animo confermò questi sospetti ritenendo che trovare quel luogo fosse stato quasi impossibile, era come cercare l' ago in un torrente,un enorme e lunghissimo torrente .
Giunti in una grande piazza, a tre colonne altissime catturano la mia attenzione, vestigia di quello che rimaneva dell'antico Impero Romano , probabilmente all'epoca questo luogo era utilizzato per i pragmatici culti propiziatori , si trattava sicuramente di resti di un tempio dedicato a chissà quale divinità,tutt'intorno vi erano piccole case di ogni forma, alte o basse edificate secondo i gusti del luogo , il colore predominante di queste abitazioni era il bianco , ma capitava ogni tanto di trovare qualcuna di queste di colore molto differente come il rosso o l'ocra,spinti forse dalla curiosità e per trovare qualche preziosa informazione utile al nostro scopo, entrammo in una di queste, scoprii subito che queste abitazioni cosi diversamente colorate erano luoghi di svago , fummo accolti con gentilezza da quello che doveva essere il proprietario ,il quale ci invitò a prendere posto in uno dei luoghi preposti intorno al palchetto dove si preparava su carboni ardenti le pietanze da servire ai clienti, eravamo in una locanda, uomini dal viso segnato dal tempo seduti su grossi gradini di pietra eintorno ad un piccolo tavolino fumavano pacatamente dal narghilè ,l'aria era intrisa di diversi odori, avevo una gran fame e ordinammo un piatto a base di carne di montone e del te. Grisilio guardava tutto divertito e ogni tanto buttava l'occhio per vedere la mia reazione, questo lo faceva divertire di più, non ero mai stato in un luogo del genere e per mia sfortuna non conoscevo molto le abitudini del luogo a parte qualche sporadico incontro con qualcuno che avevo incontravo nei villaggi attraversati , conversare con gli stranieri non era facilissimo, mi trovai per un pò confuso, quando vidi una bella ragazza che aiutava in locanda , era bellissima aveva lunghissimi capelli color corvino e grandi occhi verdi.
Lei< Salve straniero ti piace la carne?>
Rimasi per qualche istante stupito poi risposi con un sorriso compiacente<Molto!Questa è addirittura eccellente >
Lei<Eccellente?qua è tutto eccellente> ridendo di gusto
Lei <Come ti chiami? Io sono Saramide > versando da bere il te caldo
Alexander< Io sono Alexander è vengo da un luogo lontanissimo >
Saramide<Non siete dei mercanti ,sicuramente state cercando qualcosa , nessuno viene da queste parti senza cercare, vendere o comprare qualcosa, molti vengono per trovare e scavare le antichissime tombe dei faraoni portando via tutto>
Alexander<Non siamo in cerca di fortuna e non abbiamo interesse per l'oro dei faraoni,stiamo cercando l'abitazione di un nostro amico che adesso non vive più qua per portare sue notizie ai familiari>
Saramide<Deve essere un amico vero >
Alexander< Un buon amico,conosciuto anni prima dal mio compagno di viaggio>
Saramide< dovete chiedere a mio padre il locandiere lui conosce tantissima gente e ricorda per sua natura anche cose di molti anni fa>
Saramide< Vieni , ti faccio vedere una cosa che forse non hai mai visto >
Alexander< Che cosa e?>
Saramide< Una sorpresa . Non temere Alexander non ti capiterà nulla di male , qua sei al sicuro , non avrai mica paura di me?>
Con immensa curiosita e per rispondere alla domanda di Saramide guardai Grisilio senza parlare quasi a chiedergli un consiglio sull'invito , egli mi fece un cenno col capo e lasciando ogni undugio accettai l'invito.
Alexander< Come posso rifiutare un invito cosi , non ho paura.>
Saramide mi condusse in un altra stanza dove era posta una piccolissima porticina in basso , scendemmo delle piccole scale a chicciola per più di dieci o quindici metri, l'aria si rinfrescava e si sentiva quasi freddo , giunti in fondo , ci faceva luce una piccola lampada ad olio che Saramide aveva portato con se dal piano di sopra,la seguivo standole molto vicino per evitare di prendere qualche accidente , lei aveva un profumo inebriante, e sinceramente fiu tentato più volte di baciarla , ma da galante come sono non accennai nemmeno l'intenzione, ero cuorioso di vedere quale fosse la sorpesa.
Arrivati in fondo a questo lungo cunicolo notai che c'era una botola nel pavimento, lei mi chiese di darle aiuto perchè questabotola a differenza della porta di sopra era in ferro e borchiata di rame e zinco,riuscimmo ad alzarla facendoci aiutare da una leva posta nelle vicinanze e utilizzata proprio per quello .
Altre scale , ne contai una quarantina finchè giungemmo in un ampia grotta sotterranea dove si sentiva scorrere l'acqua, a differenza della sala di sopra questa era più illuminata grazie alla presenza di numerosi fori che sbucavano in superfice da cui la popoloazione attingeva acqua per i propri bisogni.Era un piccolo fiume sotterraneo, l'acqua scorreva incessantemente , le rocce sotterranee levigate dall'acqua sembravano scolpite ,il rimbombo monotono del flusso rendeva quel luogo ancora più rilassante.
Mi prese per mano e ci sedemmo su una pietra a lato di questo gelido corso d'acqua, delicatamente immerse le sue gambe fino alle ginocchia , io la guardavo meravigliato e stupito ,era bellissima , aveva la pelle color avorio ed il suo corpo cosi chiaro mi abbagliava ,ogni suo gesto amplificava in me quel desiderio di piacere,feci lo stesso e mi immersi con lei in quelle freschissime acque.
Alexander<molto interessante, ma quale è la sorpresa?>Fantasticando di avere un approccio amoroso con lei .
Saramide<Devi aver un po di pazienza, vedrai che ne sarà valsa la pena >
Annuì convinto di ricevere chissà quali favori da lei, il desiderio s'incrementava sempre di più per quella lunghissima attesa.
L'acqua gelida mi costrinse ad uscire quasi subito perchè non tolleravo più la contrapposizione del caldo desiderio interno e il freddo contatto esterno.
Saramide uscita dall'acqua con un dolce sorriso mi disse<Hai avuto freddo?Vedrai tutto sarà dimenticato se hai ancora pazienza>
Alexander<No non ho freddo e che non sono abituato a prendere il bagno in acque cosi gelide , sono proprio curioso di sapere qual'è la sorpresa>
Lei estrasse da un sacchettino che aveva con se legato alla cintura un piccolo sasso di colore bianco grigiastro, mi indicò di prendere una vecchia ciotola di legno lasciata da chissà quanto tempo in quel luogo e di riempirla d'acqua, lasciò scivolare lentamente questa pietra nella ciotola e dopo pochi istanti mi invitò a toccare l'acqua contenuta,questa era divenuta bollente come se fosse stata posta su una vivida fiamma,non capivo la ragione di questo fenomeno rimanendo sbalordido , pensai addirittura che fosse stata tutta una finzione e che il liquido caldo lo avesse posto lei quando ero distratto.In realtà si trattava di un fenomeno naturale dovuto alla natura dei due elementi, spesso la ragione ci consente di fare grandi scoperte e di comprendere le cause di tanti fenomeni quando questa è libera dai vincoli della superstizione e della presunzione.
Saramide<Sorpreso?Hai sentito quanto calore diffonde?Adesso poni le tue mani sopra e riscaldati!>Non dissi nulla e mi riscaldai .
Saramide<Mi fu regalata da un cliente di passaggio,dicendomi di conservarla e utilizzarla quando fosse necessario,era un uomo alto dalla barba foltissima le caratteristiche del nord Europa, egli mi disse che aveva scoperto questa pietra per puro caso mentre faceva delle ricerche su altre pietre, lo scopo del suo viaggio era quello di catalogare il maggior numero possibile di pietre descrivendone precisamente la natura e la forma>
Alexander<Fortunatamente non tutti gli uomini si interessano all'oro e ai preziosi altrimenti questo mondo sarebbe già finito da secoli>.
Ripercorremmo l'intero tragitto in salita per ritornare nella grande sala dove era rimasto Grisilio che conversava col padre della ragazza,i due sembravano amici da tempo scambiandosi abbracci e sorrisi.
Grisilio< Com'è andata?Hai visto che meraviglia?>
Alexander rimase senza parole e stupito dal fatto che Grisilio fosse già a conoscenza di quel fenomeno.
Grisilio<Ho delle informazioni riguardo al luogo che cerchiamo ,si trova a poche miglia da qui , l'unico problema è che non ci abitano più i parenti di Costantino e credo sarà un pò difficile chiedere agli abitanti attuali di poter rovistare nella loro casa,comunque ho una certa idea sono certo che funzionerà>
Sembrava che fosse trascorso molto tempo dal nostro arrivo nella locanda , in realtà erano passate solo poche ore e in così breve tempo avevamo avuto le risposte che sercavamo.Ero emozionato solo al pensiero di poter toccare e leggere quei libri cosi preziosi nascosti da Costantino insieme ad altri manoscritti da tanto tempo.
Grisilio<Domattina andremo via presto così da giungere presto nella vecchia casa del mio amico,troverò un sistema per poter trovare quei libri offrendo in cambio dell'oro>
Sembrava felice come un bambino in attesa di qualche dono da parte dei suoi cari e certo della loro lealtà, impaziente di poter finalmente soddisfare il proprio desiderio.
Per la notte alloggiammo in una piccola camera del locale posta in fondo ad un corridoio lunghissimo e buio al posto della porta vi era un grosso panno di colore azzurro tenuto su da una canna di bambù, l'ambiente si presentava ordinato e semplice, vi erano due giacigli una brocca d'acqua e un piccolo vaso per i bisogni notturni,in alto a destra vi era una piccola finestra tenuta aperta la sera per far circolare l'aria da cui si vedeva un piccolo angolo di cielo stellato.C'erano altre camere lungo il corridoio tutte più o meno addobbate allo stesso modo ,l'unica differenza stava nel colore delle tende poste all'ingresso,ogni tanto qualcuna di queste sventolava per i flussi d'aria lasciando intravedere l'interno,la semplicità di questa sistemazione mi riportò indietro di qualche anno facendo riemergere i ricordi di quando ero al monastero, una certa tristezza prevalse nel mio animo.Dal giorno del mio rapimento non avevo avuto più notizie dei miei genitori,ricordavo le voci e sopratutto il loro l'affetto che mi mancava tanto, chissà forse un giorno li avrei rivisti, non accattavo l'idea di averli persi per sempre .
Grisilio si addormentò subito e russava abbondantemente,questo non aiutava a conciliare il mio sonno.
Quella notte sembrava interminabile,tuttavia Alexander riuscì a prender sonno girando e rigirando su se stesso perché il letto era scomodissimo,l'effetto della cena a base di montone faceva il suo percorso dandogli la sensazione di aver mangiato un bue intero,fortunatamente in compagnia del sonno e del sogno tutto si concilia sopratutto nel sogno quando sembra di vivere partecipando attivamente a tutte le vicende e stando allo stesso tempo come spettatore.
Alexander sognò se stesso steso su un masso dal colore grigio scuro all'interno di una grande caverna illuminata solo da piccole fiaccole come se stesse dormendo, lì vi era un giovane ragazzo dalla testa rasata con una fiaccola accesa in mano , pur rimanendo immobile su quel masso lo seguì ,il giovane lo condusse prima in un caverna e poi in un altra ancora , era buio nero, l'unica fonte di luce era la piccola fiaccola dello sconosciuto,giunti alla fine di questo lunghissimo percorso il ragazzo scomparve, lasciando illuminata una piccola porta di colore nero ,era fatta di ebano e presentava alcuni geroglifici in intarsio, incuriosito dalla fattezza di questa e dalla voglia di sapere cosa ci fosse oltre , tentò i più volte di aprirla senza riuscirvi,osservando bene quegli intarsi pur non conoscendone il significato ebbe l' idea di collegare quelle figure che erano incastrate in modo da ottenere un immagine piu grande ,funzionò e la porta si aprì.
All'interno si presentò uno splendido tempio dai colori vivacissimi e illuminato a giorno come se ci fosse il sole,aveva tre percorsi composti da gradini, uno a destra che portava in un piccolo ingresso con pochi gradini di travertino,quello centrale invece era più lungo e si presentava come uno stretto passaggio per accedere al piano superiore, il terzo scendeva giù a pozzo non lasciando intravedere la fine ,solo attraverso una di queste si poteva giungere al piano superiore che era composto ai due lati da due enormi statue di sfinge e al centro illuminato da una potente luce che proveniva dall'alto una donna danzante,dietro vi erano sei paia di colonne altissime e altre gradinate ,era una sorta di labirinto dove le prospettive cambiavano a secondo della direzione scelta,era il tempio della dea Maat.
Grisilio'' Sveglia è ora di mettersi in viaggio'' sorridendo''Ti piace dormire ?''
Alexander balzò dal letto velocemente si lavo il viso e disse-''Andiamo ''
Quel giorno l'aria era intrisa di sabbia si avvicinava una tremenda tempesta,in breve tempo sarebbe stato ancora piu difficile orientarsi in quella città.
Grisilio'' Ecco è quella l'abitazione, corrisponde alla descrizione del mio amico .Aspettami qua ''.Bussò più volte alla porta di legno senza ricerere risposta, attese qualche istante per continuare a battere quel legno con più forza.La porta fu aperta un poco giusto per vedere chi bussava, dall'interno una donna molto anziana chiese chi fosse,il vento aumentava e la sabbia iniziava a coprire abbondantemente i caratteristici tetti a cupola, Grisilio fece cenno di andare con lui per entrare, si sentiva appena la voce .Fummo accolti bene dalla donna grazie anche alla borsa del mio amico che era sempre piena d'oro,l'ambiente era angusto con pochi ogetti quasi tutti usurati dal tempo,al centro della stanza vi era una piccola botola che doveva portare al piani inferiore dove venivano conservate le provviste.
Grisilio'' Grazie di tutto Amira, grazie di cuore''
Amira'' Mi dispiace offrirvi altro che il mio decotto di mele cotogne, sono ammalata di reumatismi, mio marito è morto dieci anni fa nel deserto per il morso di un serpente,vivo da sola e sono sempre contenta di conversare con qualcuno attenta a
La settimana scorsa o il mese non ricordo bene, vennero a trovarmi due uomini che affermavano di essere amici del mio defunto marito, li ho ospitati come è nostra consuetudine,mi avevano chiesto informazioni su dei libri che mio marito doveva possedere,io non ne sapevo nulla, ma questi incattiviti hanno iniziato a rovistare dapertutto. Uno mi minacciava con un grosso coltello e l'altro stava praticamente rovistando tutta la casa, scese anche già per la botola ripetendo lo stesso, non trovando nulla mi scaraventarono a terra e scapparono via.Grisilio con preoccupazione''Spero non le sia accaduto nulla di male''
Amira'' Nulla solo qualche graffio, il peggio fu riordinare la casa dopo che quei due maledetti l'avevano devastata.''
Grisilio'' Quindi andarono via senza portare nulla?''
Amira''Si , scapparono come inseguiti da un toro''
Grisilio'' Le prometto che se trovo quei libri la pagherò così bene che potrà permettersi di avere una donna che provveda ai suoi bisogni per il resto dei suoi giorni.Non rovisteremo nulla, perchè conosco il nascondiglio, me lo rivelò Costantino che abito per un certo tempo in questa casa.''
Amira''Fate pure avete il mio permesso''.
I due aprirono la botola , sotto la botola erano segnate le indicazioni del nascondiglio,infatti c'era un intarsio , molto simile a quello sognato da Alexander, l'unica differenza e che le figure erano fissate saldamente al legno.Grisilio prese unoa squadra e un compasso in modo da formare un doppio triangolo,ai margini delle figure intarsiate c'erano incise delle lettere in una lingua sconosciuta, il loro numero totale era sei , in meno di un ora Grisilio risolse l'anagramma :
S A T O R E S A E T O R
E R O T A S R A S O T

Segui Altra Rotazione E Saprai A bbattere TORTO

Trovare l'oggetto da ruotare non era cosa semplice, eravano sicuri di essere vicinissimi ai libri ma ancora non li potevano toccare. Girarono ogni cosa ma nulla accadeva, sulla parete vicino alla porta d'ingresso vi era una curiosa stella quattro punte che non avevano ancora toccato,fu quella la chiave , si sentì un rumore sordo come se fosse rotta una tegola o altro manufatto , con sorpresa scoprirono il nascondiglio , era proprio dietro alla porta d'ingresso , nella colonna di sinistra , tutti impolverati e protetti da un panno di lino trovammo i libri di T e M .
Grisilio contentissimo '' Alexander è giunto il momento , tieni questi libri , impara l'antica arte e custodiscili nella tua mente , non rivelerai a nessuno la loro esistenza, e ne li porterai con te, essi appartengono al mondo del passato,e devono ritornare li''
Alexander''Certo farò come dici tu ,ma come faccio a riportarli?''
Grisilio '' Non devi fare nulla ci andranno da soli,impara figliolo e impara in fretta .Ricorda una volta aperti essi ti riveleranno chi sei e quale sia il tuo compito, dopodichè spariranno nel nulla.''
Alexander '' Va bene maestro farò come dici tu''
Grisilio '' Dovrei io chamarti maestro e non tu , quando leggerai saprai anche il perché''.
Amira ascoltava in silenzio non credendo ad una parola , pensava in cuor suo che quei due fossero solo instupiditi dalla loro scoperta e che fosse in realtà un banale ritrovamento.Quella notte restarono lì, il vento del deserto rendeva impossibile qualunque spostamento, anche in città,sarebbero partiti il giorno dopo tempo permettendo.
Alexander non riusciva a resistere alla curiosità di aprire quei libri, tentò più volte di sbirciare dai bordi per vedere l'interno senza vedere nulla, non riusciva a dormire, aspettò un pò , Amira era nella sua camera nel piano superiore, Grisilio dormiva placidamente,era il momento di leggere quei libri e imparare.
Apri prima il libro di T ,una voce penetrante rivelò alla sua mente , tutti i segreti del cosmo e di come operare la magia per il bene dell'umanità,più sfogliava e più apprendeva senza sosta, tutto risultava chiaro e svelato, la voce non l'abbandonò più,
''Ecco chi sei Alexander , tu sei Arpino ,Zenone e sei Cristiano di Rosacroce. Sei senza spazio e senza tempo, le tue opere saranno ricordate per sempre,farai molte cose buone per gli uomini , ma essi ti giudicheranno e ti condanneranno , come hanno fatto con altri.''
Alexander fu così sorpreso che non pronunciò una parola, finalmente aveva tutto chiaro il suo destino , la nascita e le varie vicende che lo avevano condotto fin lì.
Era nato un uomo nuovo.
Aprì anche il libro di M un altra voce questa più delicata sussurrava dolci parole facendo apprendere semplicemente come operare sulla materia per ottenere dal nulla il cosmo intero, gli esempi erano animati dalla propria fantasia, non fù necessario ne un addestramento e ne una verifica gia sapeva, cosa egli fosse e qualunque cosa era possibile.
Cadde in un sonno profondo , rimase in quel luogo per dieci giorni, Amira credendolo morto lo fece portare nella vecchia tomba di famiglia , una piccola cella poco lontana dalla sua abitazione dove giacevano i resti del suo povero marito.Grisilio era sparito nel nulla e cosi anche i due libri.
Amira come promesso fu ricompensata abbondantemente , possedeva una quantità tale di oro da potersi permettere servitori e domestici.Abbandonò subito quel luogo dai tristi ricordi per trasferirsi in una grande casa con tutte le comodità.Tutti i giorni mandava un ragazzo rasato a controllare il corpo di Alexander .Il decimo giorno il corpo era sparito lasciando al suo posto quattro rose rosse intrecciate.



Nessun commento:

Posta un commento