venerdì 25 luglio 2014

Filosofia?

Il processo della cognizione è già miracolo se uno s'accorge di come è differente il sentire la realtà in ognuno di noi non come impulso a causa d'accidente ma come libera interpretazione del cosmo, ciò può avvenire solo con una coerente ricerca personale libera dai vincoli dell'utilità e dal nozionismo teosofico.Ognuno interpreta per se ciò che sente dentro , per questo motivo noi siamo ciò che sentiamo , la volontà è un tentativo di rendere questo aspetto condivisibile , ma come tutte le manifestazioni dell'espressione di materia dall'unicità del sentire diviene molteplicità dell'immaginativo perché proprio causa di un nuovo sentire per un sentire precedente.La logica ci aiuta a tenere ben saldi i principi del discorso e le parole usate nel loro senso compiuto rappresentano all'interno del discorso quell'insieme di immagini condivisibili e credute assolute ( quando in realtà non lo sono, proprio perché ad ogni uomo è dato sentire in base alla sua naturale appartenenza all'infinita scala cromatica del sentire stesso)quando in realtà no lo sono.Le teorie raccolgono in se questi aspetti che al ricercatore attento fungono da elemento di partenza per le proprie esperienze irripetibili ed incondivisibili apparentemente.In natura esistono dei fenomeni studiati anche a livello scientifico che consentono a queste''vibrazioni''(sentire ) di risuonare o far risuonanza in altri corpi per la loro particolare posizione nella scala cromatica proprio come accade per la musica con gli strumenti musicali accordati nella stessa scala cromatica . tratto da ''cosa a cosa'' di Giuseppe Ciaravolo Giuseppe

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