giovedì 20 marzo 2014

Caddi e fui salvato

Scivolai per camminar da solo
nelle gelide acque del lago
gridai forte aiuto
i miei fratelli erano troppo occupati

chiamai mio padre
ma era distratto
invocai mia madre
lei non mi udi

gridai forte al cielo
non mi rispose nessuno
le stelle mi guardavano mute
gelate come l'acqua in cui ero

nessun Filisteo o Samaritano
sarebbe mai passato di la,
in quella stagione
con la morte appesa al collo

contavo gli attimi felici
di quand'era estate
tutto sembrava rallentato
come il mio cuore

presto me ne sarei andato
chissà dove
chissà quando
la fioca voce scemava

quei gorghi
stringevano
il mio misero corpo
facendolo lesso

fortunatamente nei pressi
girava uno smemorato
che senza paura
mi diede una mano

e io fui salvato.

giuseppe Ciaravolo 

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